135 Anni fa Monet in Riviera: la Mostra con 3 Opere del Grande Francese (le foto)

135 Anni fa Monet in Riviera: Alberto di Monaco Inaugura una Mostra con 3 Opere dell'Artista a Bordighera e Dolceacqua
Ft. Sistema Museo

 

di Angela Valenti Durazzo

Bordighera-Dolceacqua

Dopo l’inaugurazione, che ha visto il Principe Alberto II tagliare il nastro a Dolceacqua, insieme al Sindaco della località del Ponente Ligure Fulvio Gazzola, a quello di Bordighera Vittorio Ingenito, al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ed a numerose altre autorità, ha preso avvio la mostra-evento Claude Monet Ritorno in Riviera (30 aprile – 31 luglio 2019) che si svolge a Bordighera nella prestigiosa sede di Villa Regina Margherita e a Dolceacqua, nel Castello Doria.

Tre opere fra quelle realizzate in Riviera da Monet per un evento certamente di grande richiamo e valore artistico (curatore della mostra è Aldo Jean Herlaut) ed un progetto dal respiro internazionale che porta le due suggestive località della provincia di Imperia al centro dei riflettori e della cultura.

Il percorso espositivo è allestito a cura dell’Istituzione Mu.MA – Musei del Mare e delle Migrazioni di Genova, mentre la gestione e la promozione sono affidate alla Cooperativa Sistema Museo e a Omnia Società Cooperativa.

Sull’intervista al Sindaco di Bordighera LEGGI

Dopo 135 anni dal soggiorno di Monet – spiegano gli organizzatori – tornano a Bordighera e Dolceacqua tre dipinti del grande artista francese nel luogo dove furono realizzati. Il progetto Monet, Ritorno in Riviera è reso possibile dalla collaborazione con il Musèe Marmottan Monet di Parigi attraverso il prezioso lavoro della sua direttrice, Marianne Mathieu, e dalla disponibilità di S.A.S. Il Principe Alberto II di Monaco”. 

Infatti le opere Le Château de DolceacquaVallée de Sasso, effet de soleil provengono dal Musée Marmottan Monet mentre Monte Carlo vu de Roquebrune, proviene dalla Collezione Privata del Principe Alberto (insignito nel 2018 del titolo di cittadino onorario di Dolceacqua).

MONET STREGATO DALLA RIVIERA

135 Anni fa Monet in Riviera: Inaugurata la Mostra con 3 Opere del Grande Francese
Ft. Sistema Museo

 

L’arte dunque travalica ancora una volta i confini ed unisce in un unico evento 3 paesi: Italia, Francia e Monaco. Proprio come accadde quando il grande impressionista francese soggiornò nel 1884 a Bordighera per catturarne i colori e la vegetazione eccezionalmente lussureggiante e fitta, raccontando nelle lettere il suo stupore di fronte allo spettacolo della Riviera, ma anche il timore di non riuscire a carpirne tutta la magnificenza.

Monet aveva già conosciuto quel tratto di costa nel 1883, durante un viaggio con Auguste Renoir e ne era rimasto stregato. 

Tutto è mirabile, ed ogni giorno la campagna è più bella, ed io sono stregato dal paese”, scriverà successivamente al suo mercante parigino Durand-Ruel (Bordighera,A.Besio, SAGEP-Genova 1998). 

Da gennaio ad aprile dell’anno successivo, il 1884, vi tornerà da solo, soggiornando nella Pension Anglaise della Città delle Palme, come veniva e viene ancora chiamata Bordighera per via della natura esotica che molti personaggi celebri del diciannovesimo secolo, tra i quali Edmondo De Amicis, Antonio Fogazzaro, Charles Garnier, Giovanni Ruffini ed altri, descrissero con stupore ed apprezzamento.

Ed ancora Monet (lettera scritta ad Alice Hoschedé, Bordighera, 5 febbraio 1884 in S.Alborno Claude Monet. Parole a colori – Lettere da Bordighera,Philobiblon-Ventimiglia 2009) descrive la sua incessante ricerca pittorica e gli inevitabili dubbi e momenti di scoraggiamento:

…avete ragione, forse lavoro un po’ troppo, ma voi sapete come divento, una volta ben avviato, però non mi avete mai visto all’opera, quando sono solo e così lontano: non mi concedo un attimo di tregua, tanto ho paura di tornare a mani vuote, o, comunque, di non portare un granché. Ma devo farmene una ragione. Così, oggi, ho preso un’ora di pausa per andare a rendere visita al signor Moreno…In breve una passeggiata deliziosa negli angoli più nascosti di questa proprietà senza pari. C’è da rimpiangere di avere iniziato altri studi, un giardino come quello è indescrivibile, è magia pura, tutte le piante del mondo crescono là nella terra e senza sembrare curate; è un groviglio di palme di ogni varietà, di ogni specie, di aranci e mandarini…”.

L’ “INVENZIONE” DELLA RIVIERA DEI FIORI 

Le tele del grande maestro francese esposte in Liguria, ed anche gli eventi collaterali alla mostra, vanno dunque inquadrate in un ben preciso contesto storico “Il viaggio di Monet è parte di un processo più grande, quello della scoperta, o forse meglio dell’invenzione della Riviera dei Fiori – si legge infatti su un testo introduttivo della mostra – la scoperta di un territorio povero e marginale per secoli e che, improvvisamente, a seguito dell’apertura della ferrovia Genova-Ventimiglia, avvenuta nel 1871, e Marsiglia-Ventimiglia, nel 1872, viene riconosciuto dalle élite europee come un’Arcadia nella quale, in particolare, svernare: e non è un caso che il viaggio di Monet si svolga proprio nel periodo prediletto per le vacanze in Riviera, tra gennaio ed aprile, quando nel resto del continente il freddo, la neve, la pioggia e la nebbia rendono l’inverno sgradevole e ostile.

Bordighera e il suo territorio, in quei mesi, si popola di un turismo variopinto e cosmopolita: sono tedeschi e inglesi soprattutto, perché scriverà lo stesso Monet, “i francesi non passano mai la frontiera”: tranne qualche eccezione, come l’architetto Garnier, il progettista dell’Opéra di Parigi, esponente di una cultura ufficiale da cui Monet si sente molto più che distante, anzi, opposto e che proprio a Bordighera ha una villa. Anche l’aristocrazia italiana è presente e ai massimi livelli: proprio nella cittadina arriva, a partire dal 1879, la Regina Margherita, (sulla presenza della famiglia Reale Britannica a Bordighera LEGGI ) sconvolta per l’attentato contro Umberto avvenuto a Napoli l’anno precedente. Da allora, quasi tutti gli anni, Margherita passava i mesi dalla primavera all’autunno a Bordighera. Prima come ospite in Villa Bishoffsheim, poi come proprietaria, trasformandola in Villa Etelinda, progettata proprio da Charles Garnier.

Claude Monet, insomma, incrocia un territorio particolare, che è insieme Arcadia, per la sua natura straordinaria, ma nello stesso tempo percorso e abitato dai personaggi della cultura europea del tempo, come Clarence Bicknell, Rafael Bischoffsheim, Frederic Von Kleudgen. E rappresenta anche una meta desiderata: la Regina Vittoria, proveniente da Mentone, visitò Bordighera nel 1882, arrivando sino a Capo Sant’Ampelio e decise di passarvi una vacanza negli anni successivi. Tutto fu organizzato per l’inverno del 1901, ma la guerra anglo-boera costrinse la sovrana a rinunciare al suo soggiorno”.

Su Charles Garnier a Bordighera LEGGI

Su Clarence Bicknell a Bordighera LEGGI

Su Bordighera Paradiso degli Inglesi LEGGI

La mostra è promossa dai Comuni di Bordighera e di Dolceacqua con il sostegno della Regione Liguria, della Provincia di Imperia, della Compagnia di San Paolo e di Permare s.r.l., con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia

CLAUDE MONET, RITORNO IN RIVIERA

30 APRILE – 31 LUGLIO 2019

Sedi della mostra

  • Villa Regina Margherita, Bordighera 

Via Romana, 34

  • Castello Doria, Dolceacqua 

Via Castello

Orario:

Dal 30 aprile al 14 giugno tutti i giorni dalle 10.30 alle 18; 

dal 15 giugno al 31 luglio tutti i giorni dalle 10.30 alle 19.30. 

E’ possibile acquistare i biglietti fino a 30 minuti prima dell’orario di chiusura.

Biglietteria:

Il biglietto (ticket intero euro 9) consente la visita ad entrambe le sedi della mostra


Guarda la Galleria, foto per gentile concessione dell’Ufficio Stampa Sistema Museo

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