La Passione per il Mare di Giovanni Battista Borea D’Olmo Direttore dei Porti di Monaco

Giovanni Battista Borea D'Olmo, Direttore dei Porti di Monaco - Ft©arvalens
Giovanni Battista Borea D'Olmo Ft©arvalens

di Angela Valenti Durazzo Ho sempre avuto  l’idea di vivere il mare. La montagna è bellissima, ma quando guardo dietro all’ultima montagna non vedo il mare”. E il mare per Giovanni Battista Borea d’Olmo, nato a Sanremo e Direttore Generale dal 2006 della Società di gestione dei Porti di Monaco (SEPM), oltre che una grande passione è l’occupazione di una vita.

Monaco Porto Hercule - Ft©arvalens

Monaco Porto Hercule – Ft©arvalens

Ligure DOC, appartenente alla nobile famiglia dei Borea d’Olmo di Sanremo, ha ricevuto nel dicembre 2016 dall’Ambasciatore Cristiano Gallo l’Onorificenza di Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia, ed è certamente uno fra gli italiani a Monaco sul quale soffermarsi nell’imminenza della 71ª Festa della Repubblica italiana, del 2 giugno, ripercorrendone il cursus honorum.

Giovanni Battista Borea d’Olmo, infatti, che attualmente è anche Presidente onorario dell’ASSONAT, L’Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici italiani, è figlio di Gian Marco, personaggio illustre e velista di imbarcazioni d’epoca il quale si cimentò in alcune traversate atlantiche. Dopo avere lasciato a 13 anni Sanremo, dove frequentava la scuola di vela, è entrato nell’Accademia Navale italiana, diventando comandante in seconda della nave scuola «Stella Polare». “Ho Lasciato la Marina – racconta il Direttore generale della SEPM – perché volevo mettere su famiglia e non potevo farlo andando sempre in giro per il mondo”. Borea non smette però di andare a vela con l’imbarcazione di famiglia, «Vistona», costruita nel 1937.

Nel 1981 a Porto Rotondo, in Sardegna, gli viene affidato l’incarico di harbour master della marina in costruzione. “A Porto Rotondo in sostanza, ho creato un modello di gestione del porticciolo che a quei tempi veniva trattato prevalentemente come un investimento immobiliare”, spiega ancora Borea D’Olmo.

Dalla Sardegna al Principato il passo è breve: “Quando mi è stata consegnata la Stella d’Italia dalle mani dell’Ambasciatore Gallo, alla presenza della mia famiglia – spiega ancora Borea d’Olmo – come italiano mi sono sentito molto onorato. Anche se non ritenevo di avere così tanti meriti da ricevere un’onorificenza del genere. Penso in questi anni a Monaco di non aver fatto fare brutta figura al mio Paese. E sono anche grato al Principato che mi ha permesso di fare cose molto belle. Mi ha accolto con rispetto e mostrato apprezzamento”.

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