Gli Edifici di Culto Anglicano nelle Riviere Italiana e Francese (Conferenza a Monaco)

Gli Edifici di Culto Anglicano Nelle Riviere Italiana e Francese
La Chiesa Anglicana di Mentone; Ft©Giuseppe Eugenio Bessone

di Angela Valenti Durazzo

Gli edifici di culto anglicano nelle Riviere Italiana e Francese da Alassio a Cannes – segno tangibile della importante presenza nei secoli scorsi degli inglesi che trascorrevano in questa zona lunghi soggiorni – è il titolo della conferenza organizzata dall’Osservatorio del Paesaggio Transfrontaliero della Riviera Italo-Francese OdP-TRIF, presieduto da Italo Muratore (foto sotto). 

Gli Edifici di Culto Anglicano Nelle Riviere Italiana e Francese
Un momento della Conferenza a Monaco sugli edifici di culto anglicano nelle Riviere Italiana e Francese; Ft©arvalens

L’incontro, che si è avvalso del patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Monaco, il cui Ambasciatore Cristiano Gallo è sempre attento alla valorizzazione dei legami culturali tra Italia, Monaco e Francia , si è svolto alla Casa d’i Soci del Principato, martedì 18 febbraio 2020.

Ad illustrare sotto il profilo storico ed architettonico, coadiuvato da numerose immagini e documenti, le più significative strutture al di là e al di qua del confine ha provveduto Giuseppe Eugenio Bessone, ingegnere, impegnato in alcune importanti ristrutturazioni e studioso della cultura delle due Riviere.

Bessone si è soffermato principalmente sugli storici edifici di culto anglicano di Cannes, Grasse, Nizza, Monaco, Mentone, Bordighera, Sanremo (All Saint’s Church dell’architetto Norman Shaw) e Alassio ( St. John Evangelist, del 1920, l’ultima realizzata nelle Due Riviere). 

Gli Edifici di Culto Anglicano Nelle Riviere Italiana e Francese
La Splendida vetrata della Chiesa Anglicana di Bordighera, dedicata al conte Strathmore, bisnonno dell’attuale regina d’Inghilterra; Ft©G.Merello

Bordighera: Circa 3000 Turisti Inglesi a Fine ‘800

La presenza inglese nella città dell’estremo ponente ligure arriva a fine ‘800 a circa 3000 turisti inglesi invernali (su un totale di 2000 abitanti di Bordighera). Gisella Merello, storica e scrittrice (autrice insieme ad Andrea Folli del volume Charles Garnier e la Riviera (su Charles Garnier a Bordighera LEGGI) si è soffermata invece in modo particolare sulla Chiesa All Saints di Bordighera, attualmente divenuta un centro culturale aperto al pubblico.

“Grazie alla famiglia Fanshawe – ha spiegato – nel 1873 a Bordighera venne costruita una cappella vera e propria, progettata dal famoso architetto George Edmund Street . Un primo intervento di ampliamento si ebbe nel 1878 e fu supervisionato da Clarence Bicknell, (sulla presenza di quest’ultimo in Riviera LEGGI) all’epoca chiamato in qualità di pastore anglicano dalle signore Fanshawe. Successivamente, nel 1883, con un secondo accrescimento, si aggiunse il transetto e l’abside centrale. Nello stesso anno la proprietà della cappella fu ceduta al vescovo di Londra, a condizione che venisse versata annualmente una somma a favore dei poveri di Bordighera. Sempre nel 1883, la chiesa ottenne il permesso di suonare la campana e, al suo interno, vi fu istituita anche la prima sede della biblioteca”. 

Gli Edifici di Culto Anglicano Nelle Riviere Italiana e Francese
La Chiesa Anglicana a Bordighera, attuale centro culturale; Ft©Enrico Biancheri

E anche l’edificio di culto anglicano, si adegua al crescere nella città dell’estremo ponente ligure della “comunità” inglese (sull’argomento LEGGI). 

“Il rivoluzionario ampliamento del 1900, progettato dall’architetto William Douglas Caröe – spiega ancora l’autrice bordigotta – trasformò radicalmente l’aspetto della chiesa: vennero aggiunte due absidi e due navate laterali più un volume a spicchio posto ad angolo sud ovest, permettendo una capienza di 420 fedeli. Caröe aveva già lavorato con Hanbury in varie opere tra cui la scuola di Latte nel 1890, la fontana di Mentone e l’entrata dei giardini botanici della Mortola”. 

Molte ancora le tracce delle illustri presenze e dei mecenati dell’epoca che amavano frequentare la Riviera che lega paesaggisticamente parlando Italia e Francia: “Sono infatti ancora conservate molte targhe, decorazioni e vetrate – spiega Gisella Merello – che testimoniano la presenza di personalità eccezionali tra la comunità britannica nel periodo che va da fine Ottocento agli anni Venti, la più celebre è quella dedicata alla memoria del conte di Strathmore, bisnonno della regina britannica Elisabetta II, realizzate dalla ditta James Powell & Co. su disegno di William Aikman (sulla presenza dei reali britannici a Bordighera LEGGI).

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I due relatori della conferenza monegasca sugli edifici di culto anglicano nelle Riviere Italiana e Francese; Ft©arvalens

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