Intervista all’Assessore al Turismo di Genova Paola Bordilli, sull’Adesione all’Associazione Siti Storici Grimaldi

Monaco e Genova più Vicine: Intervista all'Assessore al Turismo Paola Bordilli, sull'Adesione all'Associazione Siti Storici Grimaldi

di Angela Valenti Durazzo – La Giunta comunale di Genova, su proposta dell’Assessore al Turismo, Commercio e Artigianato Paola Bordilli, ha approvato lo scorso 7 giugno 2018 l’adesione all’associazione siti storici Grimaldi di Monaco.

L’associazione che riunisce, come si legge sul programma, “oltre un centinaio di comuni in Francia ed in Italia che hanno una storia condivisa con la Famiglia Grimaldi, si è data l’obiettivo di fare conoscere i vecchi legami che uniscono la Francia, l’Italia ed il Principato di Monaco. La sua vocazione è infatti quella di raccogliere, valorizzare e promuovere questi siti sia a livello culturale che turistico”.

Sul primo incontro dei siti storici Grimaldi a Monte Carlo leggi: https://monacoitaliamagazine.net/giochi-folklore-piazza-palais-siti-storici-grimaldi-di-monaco

`Abbiamo intervistato, sull’argomento, che unisce i legami antichi alla volontà di promozione di Genova, l’assessore Paola Bordilli.

Dalle finestre dell’ufficio di Palazzo Tursi, il Municipio di Genova, dove ci siamo incontrate, il panorama della città mostra, qualora occorresse, perché Petrarca la definì “la Superba”.

Assessore, pensa che questa adesione rafforzerà ulteriormente i rapporti tra Genova e il Principato di Monaco?

C’è già un legame storico di base e di affinità tra Genova e il Principato. Certi legami è importante non vadano persi e vengano ulteriormente valorizzati ed anche “scoperti”. Perché quello che ritengo sia fondamentale a livello della nostra città, è far vedere che Genova è talmente ricca e talmente degna di curiosità che abbiamo aspetti che non sono stati mai scoperti e che si possono prendere anche come elementi nuovi di valorizzazione. E quindi oltre questo elemento di identità, vi è la forte volontà di un’opportunità nuova di promozione della nostra città. Abbiamo tante caratteristiche comuni con Monaco e con la Costa Azzurra, che richiamano anche il legame col mare. Queste sicuramente possono diventare anche un percorso del turista.

A proposito del mare, quanto è importante, come accade per esempio in campo ambientale con l’accordo RaMoGe (la sigla sta per Saint-RaphaëlMonaco, Genova) collaborare con realtà straniere come il Principato o le località della Costa Azzurra?

Dobbiamo fare abituare il turista ad un turismo molto più sostenibile di quello che è stato nel passato e quindi può esserci di aiuto forte stringere delle sinergie. Il mare è fluido, ci unisce. Inoltre è importante ritrovare nei posti dove si va, come appunto Monaco e Genova, una particolarità, un legame fra i palazzi, i castelli, i parchi, il mare, che sicuramente può aiutare il visitatore a sentirsi parte di un mondo che è dislocato ma che parla un po’ tutto la stessa lingua. E’ sicuramente un modo nuovo di far vivere luoghi differenti, ma con degli aspetti in comune, che da un lato fa sentire il senso del viaggio, dall’altro fa sembrare quasi di essere rimasto sempre a casa.

Un approccio transfrontaliero dunque

Siamo una prosecuzione naturale, dal punto di vista ambientale, ed abbiamo, al di là degli aspetti storici e culturali, tante caratteristiche similari, penso per esempio allo shopping. Chi va a Genova e vede che da noi si parla anche del legame con i Grimaldi, la prossima volta andrà a vedere il Paese dei Grimaldi, oppure viceversa. Diciamo che la logica è questa volontà di adesione, che può influenzare non soltanto la parte di turismo diciamo più immediata, ma anche l’indotto, per esempio il commercio, l’artigianato locale, sia di una che dell’altra parte. 

E l’incremento del turismo francese a Genova?

La Francia è un mercato su cui si punta e che è in continua crescita e noi dobbiamo offrire sempre di più. Genova ha lavorato tanto come città legata alla cultura, a luoghi simbolo come l’acquario, il palazzo ducale, il sistema dei rolli (antichi palazzi nobiliari dove venivano alloggiati i visitatori illustri, diventati patrimonio dell’Unesco). Ma Genova non é solo questa. Il diffondersi dei city break (viaggi brevi nelle capitali e nelle città), ha fatto nascere una tipologia di turismo che può prevedere la partenza dopo pochi giorni e lascia la voglia di tornare per vedere ancora altre cose. Ed il turista francese, in particolare, può ritornare con più frequenza, data la vicinanza, perché dopo 4 giorni non ha sicuramente visto tutta Genova. La nostra città è multicentrica e sei hai visitato il solo centro hai il mondo ancora da vedere. Se hai fatto un viaggio culturale tra palazzo ducale ed i rolli puoi scoprire che Genova è molto variegata, ci sono i forti (antiche fortificazioni sulle alture), si possono fare camminate bellissime. Abbiamo i monti da una parte e il mare dall’altra e non tutte le località permettono di offrire questo. Si possono fare dalla nautica al trekking e al biking, quindi l’offerta è davvero a 360 gradi e questo può essere quello stimolo sempre nuovo.

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Nella foto in alto, Paola Bordilli, assessore al Turismo, Commercio e Artigianato del Comune di Genova.

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