A Monaco le “Ombre d’Azzurro” di Ettore Spalletti (le foto)

Le “Ombre d'Azzurro” di Ettore Spalletti a Monaco (la FotoGallery)
L'arte di Ettore Spalletti si dilata nella sale di Villa Paloma Ft© arvalens

di Angela Valenti Durazzo –

Colonne, quadri, forme geometriche, opere tridimensionali: i colori di Ettore Spalletti – artista italiano di fama internazionale nato a Cappelle sul Tavo in provincia di Pescara nel 1940 – sono tenui, sommessi, delicati, ma si dilatano negli ambienti ed illuminano lo spazio del Nuovo Museo Nazionale di Monaco – NMNM per regalarci “un’ atmosfera di spiritualità universale e rigore”.

Un’ atmosfera contemplativa e meditativa, ma anche ascetica, immerge il visitatore, che diventa il perno centrale di un mondo poetico dove predominano calma, silenzio e serenità” .

A Monaco le “Ombre d'Azzurro” di Ettore Spalletti (Le Foto)

Rosa pallido, azzurro, grigio chiaro, giallo, bianco assoluto ed infine l’oro si alternano e compongono un’armonia di volumi e sfumature cromatiche ed un’esperienza percettiva che si apprezza meglio guardando gli ambienti nel suo insieme oltreché soffermandosi su ogni singola opera. 

D’altronde spiega il critico dell’arte Daniela Lancioni nel suo saggio introduttivo “stona chiamare le opere di Ettore Spalletti quadri o sculture. Non perché esse siano estranee alle tecniche tradizionali delle belle arti, ma poiché sono una crasi delle due: pittura e scultura insieme”.

E i quadri-scultura, o le sculture-quadro, dell’artista abruzzese sono protagoniste, fino al 3 novembre 2019, della mostra personale Ettore Spalletti Ombre d’azur, transparence al Nouveau Musée National de Monaco diretto da Marie Claude Beaud. Un’esposizione al cui allestimento ha partecipato lo stesso Spalletti.

L’evento artistico di cui è curatore Cristiano Raimondi (responsabile dello Sviluppo e dei Progetti Internazionali del NMNM ) ha aperto i battenti lo scorso 18 aprile ed è stato visitata anche dalla Principessa Caroline di Monaco.

La mostra è stata appositamente realizzata per le sale di Villa Paloma attraverso un percorso costituito da 40 opere, provenienti dallo studio dell’artista italiano e da collezioni private, disposte sui 3 piani della villa monegasca.

IL MARE ED I COLORI DEI PAESAGGI DELL’ABRUZZO NELLE OPERE DI ETTORE SPALLETTI


Nell’ideazione degli ambienti, composti principalmente da opere tridimensionali monocrome, i rosa e gli azzurri dei paesaggi dell’Abruzzo – la regione affacciata sull’Adriatico dove l’artista ha sempre vissuto e lavorato – sono sublimati e resi atemporali grazie al materiale con cui sono realizzate le sue opere– si legge sulla nota introduttiva – la pratica di Spalletti è spesso definita meditativa poiché è il risultato di una tecnica originale, lenta ed estremamente metodica. Per settimane decine di strati di impasto di colore sono applicati dall’artista su strutture in legno; ogni passaggio viene lasciato asciugare e poi abraso per fare emergere i pigmenti in tutta la loro tonalità e luce. Il risultato di questo accurato processo di finitura crea una sorta di ‘pelle’ che protegge e allo stesso tempo connette l’opera con il visitatore diffondendo ombre di colore e di luce”.

A Monaco le “Ombre d'Azzurro” di Ettore Spalletti
“I richiami del mare su cui si affaccia Villa Paloma si amalgamano e costituiscono uno sfondo e un prolungamento naturale delle trasparenze ed ‘ombre d’azur’ dell’esposizione di Ettore Spalletti”; Ft© arvalens

I richiami del mare d’altronde si amalgamano e costituiscono uno sfondo e un prolungamento naturale delle trasparenze ed “ombre d’azur” dell’esposizione (vedi foto).

A ridestarci dai toni ovattati è per un attimo “Caro Rietveld” (2016) Sedia Zig Zag di Rietveld”, opera dalle tinte accese.

Colpiscono per originalità anche la Libreria grigia, Libreria rosa, Libreria azzurro (2018) affiancate una all’altra e dedicate a quello che è un elemento imprescindibile per la formazione di ogni uomo ed artista: il libro. 

DALLA BIENNALE DI VENEZIA AGLI OSPEDALI PARIGINI


Le opere di Ettore Spalletti sono state esposte a:

Documenta di Kassel (1982, 1992), alla Biennale di Venezia (1982, 1993, 1995, 1997) e in mostre personali a Essen (Museum Folkwang, 1982), Gent (Museum Van Hedendaagse Kunst, 1983), Rennes ( Halles d’art contemporain, 1988), Francoforte (Portikus, 1989), Monaco (Kunstverein, 1989), Amsterdam (De Appel, 1989), Parigi (Musée d’art moderne de la Ville de Paris, 1991), New York (Guggenheim Museum, 1993), Anversa (Museum van Hedendaagse Kunst, 1995), Strasburgo (Musée d’art moderne et contemporain, 1998), Napoli (Museo di Capodimonte, 1999), Madrid (Fundación La Caixa, 2000), Leeds (Henry Moore Foundation, 2005), Roma (Accademia di Francia, Villa Medici, 2006; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, 2010), Kleve (Museum Kurhaus Kleve, 2009), Venezia (Palazzo Cini, 2015).

Nel 2014 la più completa retrospettiva dell’opera dell’artista, intitolata Un giorno così bianco, così bianco, è stata allestita in un circuito museale formato dal MAXXI di Roma, dalla GAM di Torino e dal Museo Madre di Napoli. Ha realizzato due installazioni permanenti di particolare intensità emotiva, nel 1996, la Salle des dèparts, per l’Hôpital Poincaré di Garches – Parigi, e nel 2016, la Cappella di Villa Serena a Città Sant’Angelo – Pescara.

Il catalogo dell’esposizione monegasca, pubblicato da Mousse “contiene una conversazione inedita dell’artista con Hans Ulrich Obrist, testi critici del curatore della mostra Cristiano Raimondi e di Valerie De Costa, i saggi rieditati di Tommaso Trini, Daniel Soutif, Daniela Lancioni, Bruno Corà, ed altri”.

Informazioni:

Villa Paloma
56, boulevard du Jardin Exotique
Tel +377 98 98 48 60

Orari di Apertura:

Tutti i giorni dalle 10 alle 18

(chiuso il 1 maggio e i giorni del Grand Prix F1 di Monaco).

GUARDA LE FOTO © arvalens

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