
Principato di Monaco – Riceviamo e volentieri riportiamo il ricordo inviatoci da Vilfredo Chicco Agnese, noto giornalista e broadcast media consultant, dedicato allo scomparso Remo Girone (LEGGI L’ARTICOLO) come amico e come attore. In molti nel Principato hanno avuto modo di apprezzare le sue capacità recitative sul palco, oltre all’uomo “dolce, profondo, generoso, con un talento naturale”.
“Uno dei film più visti recentemente su Raiplay si intitola Il diritto alla felicità. Protagonista Remo Girone, nel ruolo di Libero un anziano libraio di provincia “che non si limita a vendere libri: li sceglie come fossero medicine per l’anima”. Un piccolo capolavoro del cinema italiano che ha conquistato il pubblico per la sua semplicità, la sua delicatezza, la forza dei sentimenti e per i valori che trasmette.
Un film che pochi conoscono, forse l’ultimo che ha interpretato come protagonista, ma che rispecchia a pieno l’anima poetica di Remo, un uomo dolce, profondo, generoso con un talento naturale. La sua voce magnetica e seducente ti cattura e arriva diretta al cuore sia in scena a teatro sia nelle letture sia nelle piacevoli conversazioni con gli amici. Quelle conversazioni in cui amava scherzare e affascinarci con appassionanti racconti, in cui le sue argute battute ironiche erano anticipate da un sussurro di risa che non riusciva a trattenere. Quei racconti erano spesso intessuti di un duetto irresistibile: interrotti dalle precisazioni acute della moglie, l’amata Victoria Zinny, attrice di grande talento, sempre al suo fianco. Da queste deliziose interruzioni scaturivano discussioni piene di affetto, capaci di raddoppiare e arricchire la memoria condivisa.

Una delle recenti letture di Remo Girone dinnanzi al pubblico del Principato.
Una memoria immensa, accumulata in una lunga e prestigiosa carriera.
Remo ha calcato le scene teatrali sotto la guida di maestri come Luca Ronconi, Orazio Costa e Peter Stein, per poi spaziare dalla televisione – a partire da La Piovra – al grande schermo. Ha lavorato con l’eccellenza del cinema italiano (Bellocchio, Scola) ed è entrato nel cuore di Hollywood, lasciando il segno in film come La legge della notte di Ben Affleck, Equalizer 3 – Senza tregua al fianco di Denzel Washington, e interpretando Enzo Ferrari in Le Mans ’66 – La grande sfida, accanto a Christian Bale e Matt Damon. Ma lascio ad altri il racconto della sua carriera.
Voglio parlare dell’amico Remo che a dispetto di un curriculum così vasto, è sempre rimasto l’antidivo per eccellenza: riservato, colto, ma sempre alla mano, disponibile con tutti e amante della poesia.
Come dimenticare i suoi “vocali” di WhatsApp, autentiche gemme inviate agli amici, dove la sua voce inconfondibile regalava intense emozioni leggendo brani e poesie. L’ultima grande emozione che ci ha donato è stata la lettura pubblica della straziante lettera che Lumumba scrisse ai suoi cari prima di essere barbaramente assassinato (nella presentazione del libro Lumumba un eroe Africano).
In quel momento, il pubblico in un silenzio assoluto non poté trattenere le lacrime, commosso da quella voce che dava corpo alla profondità di quelle coraggiose parole. Con quel suo fare trasandato e malinconico Remo distribuiva arte e poesia in ogni momento della sua giornata.
Mi piace ricordare così un amico con cui ho condiviso tanti momenti di sincera e profonda amicizia, che mi mancheranno terribilmente. Ciao Remo”
Vilfredo Chicco Agnese
Nella foto in apertura: da sinistra Remo Girone e Vilfredo Chicco Agnese
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