
Associazione Dante Alighieri: “Cosa è che racconta l’identità di un popolo insieme alla letteratura, al cinema, al cibo? Sicuramente la canzone.
E questo vale tanto più per gli italiani che conoscono e amano le canzoni da pensare spesso di esserne degli esperti, esattamente come succede per il calcio.
Il Novecento è stato il secolo della canzone. Se provassimo a mettere qualche migliaio di canzoni in fila una dopo l’altra, in ordine cronologico, otterremmo il più esauriente, variopinto, veritiero romanzo del Novecento italiano, quanto meno quello che ne racconta meglio i cambiamenti sociali, l’educazione sentimentale, la rivoluzione culturale.
Un pezzo di questa storia mirabolante, che ci restituisce uno dopo l’altro pezzi della nostra identità, come uno specchio multiforme, è andata in scena martedì 3 aprile 2018 al Théâtre des Variétés per iniziativa dell’Associazione Dante Alighieri di Monaco.
Anni ’80: De Gregori, Dalla ed altri raccontano storia e sentimenti
La grande musica dei cantautori italiani è stata omaggiata da Roberta Giallo, cantautrice, autrice, performer teatrale, che si è esibita insieme al quartetto d’archi GNU Quartet: Stefano Cabrera (violoncello), Roberto Izzo (violino), Francesca Rapetti (flauto traverso e shakers) e Raffaele Rebaudengo (viola).
Tramite una loro reinterpretazione personale, ci hanno fatto riascoltare i più celebri artisti italiani dagli anni ‘80 ad oggi: da Paolo Conte a Dalla, da Gaber a De Gregori, da Fossati a Battiato e tanti altri ancora, nonché un saggio del loro repertorio personale.
Il pubblico ed i membri della Dante Alighieri di Monaco hanno partecipato con calore, sottolineando con gli applausi la bravura degli interpreti nel riuscire ad esaltare l’emozione all’ascolto di musiche e testi che hanno raccontato il nostro tempo, la nostra storia e i nostri sentimenti”.
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