“In un pomeriggio di una splendida giornata, sui primi di Aprile del 1840, un’elegante carrozza da viaggio, tirata da quattro cavalli da posta, correva a tutto galoppo per la strada famosa che va da Genova a Nizza, lungo la Riviera di ponente ed è conosciuta da tutti col nome di ‘Strada della Cornice’. L’Europa conta poche strade pubbliche più belle di questa…costretta lungo la costiera capricciosamente dentata, la strada corre irregolare e serpeggiante; ora, a livello del mare tra ciuffi di tamerici, spalliere di aloè e di oleandri; ora si arrampica su per uno scosceso pendio montano, attraverso cupe foreste di pini, fino a certe altezze, da cui l’occhio guarda terrorizzato l’abisso che gli si sprofonda dinanzi; ora essa si perde sotto gallerie scavate nella roccia viva, ed ora attraversa ampie distese di prati, tra cielo e mare; ora s’interna nella terra ferma, quasi volesse aprirsi a forza i passaggio attraverso il monte, ed ora piega improvvisamente in direzione opposta, quasi volesse precipitarsi a capofitto nel mare. La varietà della prospettiva prodotta dal continuo cambiamento dei punti di vista è infinita quanto l’avvicendarsi delle mutevoli combinazioni di un caleidoscopio…Le semplici parole non possono ritrarre la sfolgorante trasparenza di quell’atmosfera, l’azzurro pallido di quel cielo, l’azzurro cupo di quel mare, le delicate gradazioni di colore di quelle montagne ondeggianti, che si elevano cima su cima…”.

Giovanni Ruffini “Doctor Antonio” 1855

testo riportato dall’edizione in lingua italiana “Il Dottor Antonio” nuova traduzione con note a cura di Mara Fabietti,

Edizioni A.Barion, Milano 1937.

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