
di Angela Valenti Durazzo – Il vento, forza invisibile, che soffia sulla distesa azzurra che si gode da una elegante terrazza, o sulle rocce del Principato ricoperte di vegetazione rigogliosa e piante esotiche, (nel quadro Paysages imaginaires di Marie Aimée Tirole), o ancora sul Museo Oceanografico battuto dalle onde (dell’artista Céline Mindus).

Non solo mare, ma anche e quadri e opere realizzate nei primi anni della fondazione dell’AIAP; Ft©arvalens
È possibile ritrovare il mare, i paesaggi, le piante e ciò “che rende questo territorio così pittoresco”, fino al 12 ottobre 2025 nel Salone AIAP 2025 dal titolo “Monaco, à l’Ombre du Vent” (Monaco all’Ombra del Vento).
L’evento, che si svolge nella Salle d’Exposition, 4 quai Antoine 1er, sul Port Hercule, è organizzato dal Comitato Nazionale Monegasco dell’Associazione Internazionale delle Arti Plastiche (A.I.A.P.) presso l’U.N.E.S.C.O. ( Comité National Monégasque de l’Association Internationale des Arts Plastiques (A.I.A.P.) auprès de l’U.N.E.S.C.O.), organismo che in questa edizione compie 70 anni.

Il mare increspato, portatore di una luce e un’energia formidabile, nell’opera “Ripples Blue” di Carol Bruton; Ft©arvalens
Per celebrare l’importante anniversario del Comitato di cui S.A.S. il Principe Alberto II è Presidente onorario, molti artisti sono stati “invitati a riflettere – come spiega Stefania Angelini, presidente dal 2024 del Comitato creato nel 1955 sotto l’Egida dell’Unesco – su quello che in noi evoca il Principato, guidati dall’allegoria del vento, elemento costante delle nostre terre mediterranee”.
Monaco all’ombra del vento

Un momento del vernissage in presenza di Lionel Beffre , ministro dell’Interno del Principato, Françoise Gamerdinger Direttore degli Affari Culturali e Jean Philippe Vinci Direttore dell’Educazione Nazionale della Gioventù e degli Sport, fotografati con alle spalle i dipinti degli artisti dell’AIAP del passato; Ft.AIAP
La mostra mette insieme, vedute e opere di ogni tempo con frequenti richiami al mare del Principato, “una linea blu limpida, sulla quale in estate il vento soffia leggermente” come sottolinea commentando la sua opera “Vue d’une terrasse face à la mer” l’artista e interior designer milanese Paolo Canciani.

l’installazione dell’artista Caroline Bergonzi “Entre Éole et Circé”; Ft©arvalens
Il vento soffia invece con più vigore sul parasole dell’installazione surrealista, a sfondo mitologico, dell’artista Caroline Bergonzi “Entre Éole et Circé”. Sin trasforma poi in una sorta di “vento liquido” che sembra accarezzare “la flora e il mondo silenzioso sotto l’acqua” nel quadro “Formes Mouvantes” di Jean François Gaulthier.
Calmo e luminoso, appare anche il Porto di Monaco nel quadro di Paolo Parenti “Monaco à l’ombre du vent” mentre lo sguardo dei visitatori viene catturato, fra le altre opere in esposizione, da un’alta costruzione dove piante e uomini sembrano sospesi, dal titolo “Un Éclat a l’Abri”, segno di “un territorio in movimento” come spiega l’autrice, Isabella Boisson. Il vento poi sembra insinuarsi nel mare increspato, portatore di un’energia formidabile, nell’opera “Ripples Blue” di Carol Bruton e nei volti vibranti di “Le cri” (il grido) di Joelle Meissner.
Ma sono molte altre le opere esposte in questo salone monegasco che meritano di essere ammirate, oltre alle tele, alle sculture degli artisti AIAP del passato e alle locandine e fotografie in onore al settantesimo anniversario, le creazioni esposte sono il frutto del talento e dell’ispirazione dei seguenti artisti:
Alaleh Alamir, Mireille Amar, Franck Attar, Caroline Bergonzi, Valérie Bernard, Pascale Berthaud, Angelina Bloomberg, Isabella Boisson, Christian Bonavia, Boris, Carol Bruton, Paolo Canciani, Cristo Calam, Bianca Caloi di Grassi, Chantal Cavenel, Gianni De Paoli, DOVA, Berenice Fay, Monique Gastaud, Jean-François Gaulthier, Christian Giordan, Ludzia Guillerin, Laurent Lassource, Nathalie Léger, Carmen Lindahl, Viviane Marchioni, Maryna Maryienko, Joelle Meissner, Martine Micallef, Céline Mindus, NIKA, Martine Nizio, Michel Nizio, Alexandra Otieva, Ania Pabis Guillaume, Elena Papernaya, Laurent Papillon, Paolo Parenti, Patricia Sawicki, Bolonie Shuhaibar, Bastien Soleil, Ornella Spiga, Liudmila Sun, Marcela Svaton, Marie-Aimée Tirole, Ana Tzarev, Sven Vandenbosch, Egor Zigura, Nikita Zigura.
Lo spazio lounge ideato e realizzato dagli interior designer Canciani e firmato Zanaboni

Nella foto da sinistra: Vittorio Zanaboni, Massimo Zanaboni e l’interior designer Paolo Canciani nello spazio lounge del salone d’arte monegasco, con alle spalle “La Nymphe de Salmacis” di Bosio; Ft©arvalens
L’esposizione internazionale, inaugurata il 24 settembre, è stata visitata da numerose autorità e personalità, fra cui Lionel Beffre , Ministro dell’Interno del Principato, Françoise Gamerdinger, Direttore degli Affari Culturali del Principato di Monaco, e Jean Philippe Vinci Direttore dell’Educazione Nazionale della Gioventù e degli Sport.
Presenti al vernissage anche Massimo Zanaboni e il padre Vittorio, fondatore del marchio italiano Zanaboni, che hanno nuovamente “firmato”, con gli interior designer Paolo e Tullia Canciani, lo spazio lounge della sala espositiva, con mobili e accessori della loro maison presentati al Salone del Mobile dell’aprile 2025.
La mostra rende onore alla “Nymphe de Salmacis” di François Joseph Bosio
E l’atmosfera esclusiva di questa sala, che introduce il percorso espositivo, è sottolineata anche da una grande
fotografia d’autore de “La Nymphe de Salmacis” dell’artista monegasco François Joseph Bosio (LEGGI L’ARTICOLO), immagine della scultura situata dinanzi al Ministero di Stato di Monaco.
Di fronte all’opera di questo grande nome del passato il pubblico può ammirare quella contemporanea dell’artista ucraino Egor Zigura, “Dissolution, Ascension, Apparition” autore di forme e colori “che invitano lo spettatore a interrogarsi sulle sfide contemporanee, sulla fugacità del mondo e sul nostro ruolo all’interno di questo”.

“Dissolution, Ascension, Apparition” di Egor Zigura; Ft©arvalens

“Le cri” (il grido) di Joelle Meissner “dialogo tra il caos e la guarigione, tra il soffio e l’istante sospeso”.
Nell’immagine in apertura: foto ricordo per Stefania Angelini e alcuni artisti di “Monaco, all’Ombra del Vento”; Ft.AIAP Unesco
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