di Angela Valenti Durazzo – Un albero carico di libri, frutti dell’ingegno e della passione di altrettanti autori. Questa l’immagine che contraddistingue il manifesto dell’11° Salone Internazionale del Libro di Monaco (Salon International du Livre de Monaco) che torna nel Principato sabato 16 e domenica 17 aprile 2022 dalle 10,30 alle 18 (ingresso libero e gratuito) all’espace Diaghilev del Grimaldi Forum di Monaco dopo l’eccellente successo della precedente edizione, svoltasi al Tunnel Riva.
La “festa” monegasca del libro, nata nel 2012, si fregia anche quest’anno dell’alto patronato di S.A.S. Il Principe Alberto di Monaco. Conta anche sul sostegno del Governo del Principe e dell‘associazione di Beneficenza Eugenio Benedetti Gaglio (LEGGI L’ARTICOLO).
Il Salone internazionale del libro, ideato ed organizzato dall’Associazione Gli Incontri Letterari Fabian Boisson / Les Rencontres Littéraires Fabian Boisson (LEGGI L’ARTICOLO), radunerà ancora una volta scrittori monegaschi e stranieri e permetterà al pubblico di partecipare anche a tavole rotonde e presentazioni.
Il salone monegasco (nella foto una delle edizioni al Tunnel Riva) è ideato ed organizzato dall’Associazione Les Rencontres Littéraires Fabian Boisson; Ft©arvalens
“È qualcosa che arricchisce riunire autori appassionati di scrittura, intrisi di fantasia, che interagiranno con i visitatori in un momento privilegiato“spiegano gli organizzatori.
Nelle passate edizioni il Salone ha potuto vantare la presenza di illustri autori fra i quali citiamo Henry Joyeux, Boris Cyrulnik, Raphaël Monticelli,Jean-Marie Rouart, Franz-Olivier Giesbert, Irène Frain, Anne Roumanoff, Clélie AVIT, Jean-Pierre Dirick, Christophe Girard e Antoine Leiris (giornalista che dopo la morte della moglie al Bataclan ha presentato le sue opere suscitando viva emozione nel pubblico).
Un’occasione da non perdere, dunque, per chi ama leggere, approfondire i temi della contemporaneità, scoprire mondi inesplorati, e scegliere fra i vari ambiti culturali che questa rassegna offre:“Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere ho la certezza di essere ancora felice”, diceva non a caso Jules Renard.
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