Il Capodoglio Salvatore, Star del Museo Doria di Genova, Piace Anche ai Turisti d’Oltralpe

Il Capodoglio Salvatore, Star del Museo Doria di Genova, Piace Anche ai Turisti d'Oltralpe
Giuliano Doria, direttore del Museo di Scienze Naturali di Genova e discendente del fondatore, posa con l'imponente modello del capodoglio Salvatore alle spalle. Ft©arvalens

Sembra di vederlo il Capodoglio Salvatore che nuota nel mare su cui si affaccia la Liguria e taglia con la sua imponente sagoma le acque del Santuario Pelagos.

Sguardo vivo, testa imponente ed una sagoma che occupa un’intera parete della Sala dei Cetacei (il capodoglio può infatti misurare fino a 18 metri con un peso di oltre 40 tonnellate).

La sala è stata inaugurata lo scorso anno, al Museo Civico di Storia Naturale Giacomo Doria di Genova, ed è particolarmente amata, fra gli altri, dai turisti d’oltralpe, forse per via della comune appartenenza di Francia, Principato di Monaco e Italia, al Santuario Pelagos (zona marina di 87.500 km² che nasce da un accordo tra i tre stati per la protezione dei mammiferi marini che lo frequentano).

Sul Santuario Pelagos leggi:

https://www.sanctuaire-pelagos.org/It/

https://monacoitaliamagazine.net/italia-monaco-e-francia-per-la-salvaguardia-delloceano

https://monacoitaliamagazine.net/museo-doria-genova-santuario-pelagos-accordo-italia-principato-di-monaco-francia

delfini, una tursiope e il capodoglio Salvatore, nella Sala dei cetacei del Museo Doria di Genova

Ft©arvalens

Giuliano Doria: all’attività scientifica affianchiamo quella divulgativa

Ed in effetti il capodoglio Salvatore non è un esemplare di chissà quale epoca, come spesso accade in un museo di storia naturale, ma un giovane esemplare vivo e vegeto che è stato riprodotto fedelmente in vetroresina, persino con macchie ed imperfezioni, dal biologo Maurizio Würtz. Lo specialista dei cetacei (già docente presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Genova, professore di biologia e monitoraggio dei cetacei e di museografia naturalistica, presso la Facoltà di Scienze e già conservatore scientifico del Museo Oceanografico di Monaco ecc.) è infatti anche un artista.

Nel campo della scienza è fondamentale utilizzare i mezzi che abbiamo a disposizione per raggiungere il pubblico – spiega Giuliano Doria, direttore del Museo di Scienze Naturali di Genova, creato nel 1867 con le collezioni private di Giacomo Doria, prozio del nonno – per questo all’attività scientifica affianchiamo quella divulgativa per avvicinare le persone di tutte le età alla nostra struttura che per generazioni e generazioni ha costituito un archivio della biodiversità”.

Il Capodoglio Salvatore, Star del Museo Doria di Genova, Piace Anche ai Turisti d'Oltralpe

Il Capodoglio Salvatore Ft.©arvalens

Ma nella sala dedicata ai mammiferi marini, vi sono anche i delfini ed una tursiope, oltre alle classiche teche e ai pannelli con crani, scheletri, denti di capodoglio (i quali arrivano a pesare quasi un chilo) ecc.

Non abbiamo voluto realizzare un qualsiasi capodoglio o un qualsiasi delfino in rappresentanza di queste specie –  spiega Maurizio Wurtz – ma proprio quell’esemplare. Per esempio il capodoglio Salvatore è stato avvistato e studiato da 10 anni, prima nelle acque del mar ligure ed oggi al largo di Ischia. Il modello quindi è ottenuto grazie ad una serie di dati morfologici e fotografici scrupolosamente raccolti”.

Denti di Capodoglio esposti al Museo Doria di Genova

I denti di capodoglio esposti nelle teche della Sala dei Cetacei del Museo Doria di Genova ft © arvalens

Il Capodoglio Salvatore e gli altri  cetacei

“Non solo il capodoglio Salvatore ma tutti i cetacei in generale attirano molto il pubblico – aggiunge Giuliano Doria – perché sono simpatici, sono vicino a noi, essendo possibile avvistarli anche nelle nostre acque e poi sono in pericolo a causa dell’inquinamento, del traffico delle navi, delle reti, ed anche dei rumori. Assistiamo, infatti, purtroppo a spiaggiamenti determinati proprio dai rumori che disturbano e disorientano questi animali”.

Quella dei Cetacei è dunque una sala particolarmente amata, nell’ambito del grande museo che custodisce oltre 4 milioni di esemplari provenienti da tutto il mondo (segnaliamo lo scheletro di una balenottera e quello di un elefante appartenente ad una specie estinta 400mila anni fa).

La struttura della città che da sempre ha vissuto a stretto contatto con il mare, vanta collezioni soprattutto zoologiche, ma non mancano le raccolte botaniche, di minerali, di rocce e fossili. Vi sono inoltre collezioni ornitologiche, di mammiferi, di insetti e paleontologiche.

Ma qual è il pubblico che oggigiorno, a fronte anche di una maggiore sensibilità ambientale e di un rinnovato interesse per la natura e le specie animali, visita la struttura ligure voluta dal nobile studioso dell’800?

Museo Doria genova

Ft © arvalens

Museo Doria: in aumento i turisti stranieri

Per quanto riguarda le presenze straniere i turisti francesi sono un pubblico attento e in crescita, insieme a tedeschi e inglesi – spiega ancora Doria – ma tra le categorie di visitatori più assidue in assoluto c’é quella delle famiglie con bambini. Sono i più piccoli infatti che chiedono spesso ai genitori di andare al museo di scienze naturali alla domenica, per guardare gli animali di ieri e di oggi. Sono importanti anche le associazioni di didattica museale; gli eventi; i cicli di conferenze e le mostre temporanee organizzate dal museo. Molte anche le scolaresche in visita. La fascia che ci manca maggiormente è quella dai 20 ai 35 anni”.

E la comunicazione come avviene? “Prevalentemente attraverso la pubblicazione della nostra rivista Annali del Museo Civico di Storia Naturale Giacomo Doria (nata nel 1870) e che inviamo a 500 biblioteche in tutto il mondo; poi anche attraverso l’azione della Società degli Amici del Museo Civico di Storia Naturale G.Doria ed utilizzando anche i video promozionali ed i social per diffondere iniziative e novità ”.

Sul Museo leggi:

https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_di_storia_naturale_Giacomo_Doria

Il Biologo Maurizio Wurtz al Museo Doria di Genova

Il biologo, specialista dei cetacei e autore dei modelli in vetroresina esposti nella foto, Maurizio Würtz Ft © arvalens

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