E’ in corso a Monaco la prima assemblea generale della “Initiative Internationale pour les Récifs Coralliens” (ICRI) / Iniziativa Internazionale per le Barriere Coralline, che si svolge sotto la co-presidenza monegasca.
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L’incontro, che riveste un rilievo particolare per le tematiche ambientali trattate e per il futuro delle barriere coralline, si concluderà domani, venerdì 7 dicembre, presso lo Yacht Club di Monaco.
Il Principe Alberto sul futuro delle Barriere coralline: “Più che mai dobbiamo continuare a mobilitarci”
La tutela di queste meraviglie sottomarine è, com’è noto, una questione di grande importanza sotto il profilo ecologico. Non a caso il 2018 è stato proclamato “Anno Internazionale delle Barriere Coralline”. Queste ultime, sebbene messe a dura prova dal riscaldamento globale, oltre alla spettacolare bellezza, sono ricche di specie viventi e di piante e rappresentano un indicatore della salute globale dell’ambiente. La morte del corallo determina infatti danni agli ecosistemi e alle specie che lì hanno il proprio habitat.
“La mobilitazione internazionale, l’azione congiunta degli attori economici e degli Stati, delle organizzazioni internazionali governative e non governative, degli scienziati e delle organizzazioni locali – ha sottolineato nel corso del suo discorso il Principe Alberto – può portare a risultati preziosi. Più che mai dobbiamo continuare a mobilitarci e ad essere determinati”.
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Nella foto, accanto al Sovrano: Susi Pudjiastuti, ministro della Pesca e del Mare (Indonesia) ; Angus Mackenzie, ambasciatore delegato permanente dell’Australia presso l’Unesco e Bernard Fautrier, vice-presidente e amministratore delegato della Fondazione Principe Alberto II di Monaco / Fondation Prince Albert II de Monaco.
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