Giorgio Verdelli Racconta Enzo Jannacci nel Principato di Monaco con “Vengo Anch’io”. Applausi per la Performance Musicale di Paolo Jannacci

Giorgio Verdelli Racconta Enzo Jannacci nel Principato di Monaco con “Vengo Anch'io”. Applausi per la Performance Musicale di Paolo Jannacci
Il celebre scatto che immortala Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Dario Fo, del fotografo Guido Harari appare, come si vede dalla foto, anche nel docufilm di Giorgio Verdelli "Vengo Anch'io"; Ft©arvalens

La pellicola su Enzo Jannacci “Vengo Anch’io” di Giorgio Verdelli, presentata come evento fuori concorso al Festival di Venezia 2023, ha ottenuto mercoledì  17 gennaio al Théâtre des Variétés del Principato di Monaco un grande successo.

La serata, a cura dell’associazione Dante Alighieri Comitato di Monaco – sotto l’Alto Patrocinio di S.A.R. la Principessa di Hannover e con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia nel Principato di Monaco – ha avuto inizio, dopo l’introduzione della presidente Maria Betti, con un incontro, condotto da Vilfredo Agnese, coordinatore del Comitato culturale e scientifico della Dante Alighieri di Monaco, con il regista e il figlio del cantante milanese, il musicista, jazzista e compositore Paolo Jannacci.

Quest’ultimo, in conclusione di serata, ha concesso una breve esibizione musicale al pianoforte, eseguendo il brano cult paterno “Vengo anch’io. No tu no” e uno proprio presentato al festival di Sanremo, al quale sono stati ricevendo grandissimi applausi.

Jannacci: una vita entrata a far parte della storia della cultura italiana

Giorgio Verdelli Racconta Enzo Jannacci nel Principato di Monaco con “Vengo Anch'io”. Applausi per la Performance Musicale di Paolo Jannacci.

Ft©WSM/Colman

Una straordinaria grandezza, semplicità e ritrosia”, cosi il cantautore Roberto Vecchioni, condensa in una frase la figura dello scomparso Enzo Jannacci. Il docufilm ha infatti mostrato al pubblico monegasco e alle autorità presenti, fra cui l’Ambasciatore d’Italia Giulio Alaimo e consorte, segmenti di una vita fuori dall’ordinario entrata a far parte della storia e della cultura italiana. Un’esistenza fatta di grandi successi ma anche, come accade per tutti, di qualche avversità. Ma “sempre meglio un fiasco trionfale che un successo cordiale” racconta il figlio, riportando una frase paterna che sottolinea ancora una volta lo spirito positivo ed energico di questo artista.

La testimonianza di Vasco Rossi

Giorgio Verdelli Racconta Enzo Jannacci nel Principato di Monaco con “Vengo Anch'io”. Applausi per la Performance Musicale di Paolo Jannacci

Nella foto da sinistra: Guido Harari, Paolo Jannacci, Giorgio Verdelli, Maria Betti, Vilfrido Agnese.

Non sono mancati, quindi, anche gli aneddoti sul cardio chirurgo e cantautore milanese, scomparso nel 2013, snocciolati con naturalezza da amici e colleghi quali, oltra a Roberto Vecchioni, Diego Abatantuono, Cochi Ponzoni, Massimo Boldi, Nino Frassica, Paolo Rossi, Paolo Conte, Claudio Bisio, Elio, Dori Ghezzi e molti altri.

Il film documentario, che Verdelli considera un omaggio a Jannacci e non una biografia, contiene anche le immagini che lo mostrano con Giorgio Gaber e Dario Fo ed anche i celebri scatti del fotografo Guido Harari (presente alla serata).

Inoltre contiene parti di un’intervista inedita realizzata dallo stesso Giorgio Verdelli nel 2005; la testimonianza di Vasco Rossi (di cui il cantautore comprese il talento già dagli esordi) e del rapper J-Ax, suo grande fan.

Preziose e raccontate con naturalezza, infine, come già detto, le testimonianze del figlio Paolo su Jannacci artista e uomo. “È stato detto che la verità è in fondo al pozzo – dice nel docufilm riportando una frase del padre – ma la verità è in fondo all’anima”.

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