Giornate FAI di Autunno 2025, le Aperture Straordinarie in Provincia di Imperia

Giornate FAI di Autunno 2025, le Aperture Straordinarie in Provincia di Imperia

Le giornate del FAI di Autunno 2025, (Fondo per l’Ambiente Italiano) di sabato 11 e domenica 12 ottobre, ci offrono a livello nazionale ma anche in Liguria, la possibilità di scoprire luoghi di grande fascino e rilievo storico e ambientale e in generale il nostro patrimonio culturale e paesaggistico.  Itinerari che sono stati illustrati, lunedì 6 ottobre, nella Sala Trasparenza della Regione Liguria a Genova, nella conferenza stampa di presentazione delle Giornate FAI di Autunno 2025 in Liguria, organizzata dalla Presidenza Regionale FAI Liguria e dall’Assessorato alla Cultura e Spettacolo della Regione Liguria. Per sottolineare il cinquantenario dalla fondazione del FAI Fondo per l’ Ambiente Italiano –  è stato spiegato – ricorrenza cui sono dedicate le varie iniziative nel corso del 2025, le sei Delegazioni territoriali e i sei Gruppi Giovani della nostra regione hanno posto il massimo impegno per offrire occasioni di visite speciali in questa edizione delle Giornate di Autunno“.

FARIDA SIMONETTI: CONOSCENZA E TUTELA DEL NOSTRO PATRIMONIO

Per la Presidente FAI Liguria, Farida Simonetti:  “Grazie alle proposte elaborate dalle Delegazioni liguri anche questa edizione delle Giornate di Autunno raggiungerà due obiettivi prioritari: innanzitutto sensibilizzare e coinvolgere nella conoscenza e quindi nella tutela dei più diversi aspetti del nostro patrimonio, offrendo la possibilità di scoprire la ricchezza e la bellezza di luoghi inediti della nostra regione, ma saranno anche occasione per una raccolta fondi per sostenere il FAI nell’impegno, ogni giorno dell’anno, per il raggiungimento di questo obiettivo attraverso la realtà dei propri beni che nel 2025, a celebrare nel miglior modo il proprio Cinquantenario dalla fondazione, in Liguria è stato possibile arricchire con la riapertura, al termine dei restauri, di due luoghi di straordinaria bellezza come Podere Lovara a Levanto e Villa Rezzola a Lerici rioffrendo al pubblico la possibilità di godere della loro frequentazione”. Per l’Assessore alla Cultura di Regione Liguria Simona Ferro: “Le Giornate FAI d’Autunno rappresentano un’occasione unica per riscoprire la nostra storia, i nostri borghi e le eccellenze architettoniche e paesaggistiche della Liguria. Grazie all’impegno dei volontari e dei Gruppi Giovani del FAI, cittadini e visitatori potranno vivere esperienze inedite e partecipare attivamente alla tutela del patrimonio culturale, rafforzando il legame con i luoghi della memoria e contribuendo, allo stesso tempo, a sostenere concretamente le attività del Fondo Ambiente Italiano. Sono momenti come questi che permettono di valorizzare la nostra regione, coniugando cultura, educazione e partecipazione civica”.

LE APERTURE FAI NELLA PROVINCIA DI IMPERIA

Ci limitiamo a riportare, anche per coloro che vivono nella vicina Francia e nel Principato di Monaco e che vogliano concedersi una gita in Liguria nel fine settimana, gli itinerari della Provincia di Imperia selezionati per queste Giornate d’Autunno del 2025 e riportati in una nota stampa. La Liguria, anche in questa zona,  vanta borghi e piccoli centri ricchi di arte, edifici antichi, agriturismi, luoghi storici da tutelare, paesaggi dal grande valore ambientale e percorsi suggestivi, che vale la pena di conoscere uno ad uno.

 
Per l'elenco completo dei luoghi aperti in Liguria e modalità di partecipazione all’evento clicca su: https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?regione=LIGURIA

REZZO (VALLE ARROSCIA), TIPICO BORGO DELLE ALPI LIGURI

Giornate FAI di Autunno 2025, le Aperture Straordinarie in Provincia di Imperia

La bellezza antica del Borgo di Rezzo

La valle della Giara di Rezzo ora è nascosta tra i boschi dell’alta Valle Arroscia, ma quando si percorreva il mondo a piedi o a dorso di mulo e di cavallo qui correvano le antiche vie che univano il Mar Ligure alle Alpi Occidentali e al Piemonte. Alla testata della valle si estende il Bosco di Rezzo, una faggeta pura tra le più importanti della Liguria. Rezzo è un tipico borgo delle Alpi Liguri con vicoli in pietra e scalinate che si intrecciano tra le case antiche, passando sotto archi e volte. Fu feudo dei Marchesi di Clavesana, governato sotto il controllo della Repubblica di Genova e poi dei Savoia. Oggi è un centro di conservazione e insieme di rinnovamento delle tradizioni agropastorali locali. Il paese potrà essere girato liberamente ma verrà suggerito un itinerario consigliato che permetterà di non dimenticare nessuna delle sue bellezze storico-artistiche e naturalistiche. Nel piazzale parcheggio presso la “Pagoda”, all’ingresso del borgo, si troverà il banco dell’accoglienza FAI con la cartina del borgo; da qui si potrà salire a piedi verso il Castello Clavesana, i cui ambienti interni saranno visitabili dagli iscritti FAI; lì accanto c’è la Parrocchiale di San Martino del XVII secolo. Dalla chiesa una via sale tra decorazioni murali e figure apotropaiche incise negli antichi portali, fino alla suggestiva Cappella di San Bernardo, con affreschi di Pietro Guido da Ranzo e una bella vista sul paese sottostante. Scendendo poi alla piazza del Municipio si incontrerà una famiglia di viticoltori titolari dell’unica azienda vitivinicola del Parco Regionale delle Alpi Liguri e un artigiano cestaio. Una brevissima discesa conduce poi all’oratorio di Santa Croce dell’Ospedale, anch’esso affrescato da Pietro Guido da Ranzo, e a un’altra breve strada con portali scolpiti. Assolutamente imperdibile, suggestivo e immerso nel bosco, è il Santuario di N.S. del Santo Sepolcro e di Maria Bambina, splendidamente affrescato da Pietro Guido da Ranzo nel 1515, che si può raggiungere in auto o a piedi salendo dalla cappella di San Bernardo in circa venti minuti. Alle ore 15 lo storico dell’arte Alfonso Sista terrà una relazione dal titolo “Itinerari d’arte nel Comune di Rezzo”. Nel pomeriggio sarà possibile salire al Santuario anche a bordo del bus navetta da 19 posti. Sempre nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, accanto al Santuario sarà visitabile l’Agriturismo Cornus, dove i giovani titolari (allevatori anche di mucche di razza Cabannina, Presidio Slow Food) racconteranno il senso e il significato della vita e del lavoro degli allevatori di montagna nell’epoca attuale. Verrà ricordata anche l’alluvione del 2019, testimonianza della fragilità e della forza di questa valle.  

REZZO – CASTELLO DEI MARCHESI DI CLAVESANA

PREMIO PER IL MIGLIO RESTAURO CONSERVATIVO DELLA LIGURIA NEL 2018   (RISERVATO AGLI ISCRITTI FAI con possibilità di iscrizione in loco) Per avere una visione deLl’insieme della vallata di Rezzo il piazzale antistante l’ingresso del castello dei Marchesi Clavesana è un ottimo punto d’osservazione. Questo edificio, costruito sul finire del XVII secolo in sostituzione di uno più antico distrutto dai Piemontesi, fu per secoli il centro del potere politico locale, in una posizione oggi secondaria rispetto alle direttrici del traffico culturale e commerciale, ma nei secoli “prima dei motori” la rete viaria era ben diversa e per il suo possesso combatterono la Repubblica di Genova e il Ducato di Savoia. In tempi recenti ha rischiato di essere abbandonato e andare in rovina, ma è stato acquistato da una famiglia di imprenditori vitivinicoli che lo ha restaurato e – pur utilizzandolo come dimora privata – lo apre alle visite guidate in particolari occasioni. Come le Giornate FAI d’Autunno. È un edificio con una sua spiccata personalità, che appare ben visibile già dalle curve della strada che sale a Rezzo da Pieve di Teco; giunti sul piazzale d’ingresso si notano subito il fossato che circondava tutto il palazzo a cui si accedeva attraverso un ponte levatoio (oggi ci sono una più comoda passerella in muratura e una scalinata circolare in pietra) e il portale in ardesia con la scritta “NEC SILENTIO TRANSEUNDA” intende dire che nessuno poteva entrare senza conoscere la parola d’ordine. Nell’ingresso due rosoni affrescati rappresentano Adelasia e Aleramo, dalla cui stirpe discese, secondo la tradizione storica, la famiglia dei Clavesana. Il piano nobile destinato ai signori è diviso in locali dove si tenevano banchetti, concerti e danze, successivamente usati dalla comunità locale come Parlamento. Interessanti la stanza dove soggiornò San Leonardo di Porto Maurizio nel giugno del 1709 in missione pastorale, l’ampia cucina e le cantine. Nelle fondamenta c’erano le prigioni e forse anche un passaggio segreto per poter fuggire in caso di insurrezione. Alla base del castello sono stati impiantati vigneti di Ormeasco, il cui vitigno fu storicamente imposto a Rezzo dai Marchesi Clavesana sul finire del 1200. Ci piace ricordare che il castello di Rezzo è stato insignito nel 2018 del primo premio “La Cervara”; come miglior restauro conservativo della Liguria.

Via Cantone, 22: domenica dalle 10,00 alle 18,00 con ultimo ingresso alle 17,30 e turni per visita ogni 20 minuti, gruppi massimo 20 persone. Per maggiori informazioni: imperia@delegazionefai.fondoambiente.it

REZZO – BORGO RURALE DI CÈNOVA:

I MAESTRI DELL’ARDESIA DIFFUSA TRA LIGURIA DI PONENTE E “CONTEA DI NIZZA” Ma non c’è solo il borgo di Rezzo da visitare nella Giornata di domenica 12 ottobre… Durante la mattinata si potrà andare anche nel vicino Cènova. A mezza costa lungo la valle della Giara di Rezzo, Cènova è un piccolo borgo rurale famoso per l’attività, documentata sin dal XV secolo, dei suoi maestri scalpellini che lavoravano l’ardesia e il calcare locale per costruire portali, architravi e cornici di finestre che si possono ancora ammirare in un ampio territorio fra Liguria di Ponente e Contea di Nizza. Cènova è oggi un centro tranquillo e lontano dalle vie di traffico, ma storicamente si trovava vicino ai principali percorsi che univano il mare alla pianura e al territorio alpino della Terra Brigasca, lungo una delle vie “del sale”, voluta dai Savoia come alternativa alla tortuosa strada che percorreva il passo di Tenda. Oggi è una piccola galleria d’arte all’aria aperta e poi c’è anche il Museo della Pietra che custodisce alcune opere che si aggiungono ai portali, alle fontanelle, agli stipiti che abbelliscono le vie del paese. Insomma, possiamo dire che a Cènova le pietre parlano, e saranno gli abitanti del borgo a trasformare per noi “le parole” delle pietre scolpite in parole parlate che ascolteremo salendo e scendendo lungo i vicoli e le scalinate del borgo. Non possiamo infine dimenticare che tra il 2019 e il 2020 Cènova ha subìto due alluvioni con frane che hanno spazzato via alcune case e parte dell’oratorio dei SS.Giovanni Battista ed Evangelista. I lavori di messa in sicurezza del territorio sono in corso, seguiranno quelli di restauro artistico e architettonico di questo luogo da tutelare nel suo complesso poiché qui la storia si può leggere sui muri delle case. L’intera area è interessata da un significativo fenomeno di dissesto idrogeologico, che ne rende ancora più urgente la tutela e la valorizzazione.

La visita su prenotazione è riservata a un massimo di 19 partecipanti per turno. Le partenze sono previste da Rezzo alle ore 10 e 11 in Via Generale G. B. Dian, presso la celebre “Pagoda” . Il trasferimento verso la frazione di Cènova avverrà tramite bus navetta da 19 posti. Prenotazione obbligatoria via e-mail all'indirizzo: imperia@faigiovani.fondoambiente.it o scrivendo un messaggio su WhatsApp al numero 0039 339 255 9539.

REZZO – PASSEGGIATA NELLA VALLE DELLA GIARA

ALLA SCOPERTA DEL PONTE “CU LOCCIA” (CHE TRABALLA) DETTO ANCHE PONTE NAPOLEONICO   A Rezzo la quarta proposta per la giornata del 12 ottobre è la passeggiata naturalistica, che si snoderà lungo il torrente Giara. Il percorso attraversa un paesaggio di grande valore ambientale, dove il corso d’acqua è segnato da numerosi ponti, costruiti principalmente tra il XV e il XVII secolo; sono una significativa testimonianza dell’ingegneria rurale del Ponente ligure, indispensabili alla vita quotidiana e all’economia montana di un tempo. Tra essi spicca il ponte “Cu Loccia” (ponte che traballa), o ponte Napoleonico: secondo la leggenda fu costruito dalle truppe napoleoniche che attraversarono Rezzo, nascondendo nel grande bosco di faggi i tesori razziati ai paesi vicini (tesori che non sono mai stati trovati da nessuno, un po’ come i famosi tesori dei pirati dei Caraibi…). Sarà una passeggiata naturalistica ad anello con due partenze previste: ore 10:00 e ore 14:00 dalla sede del Parco Alpi Liguri nella piazza antistante il Municipio di Rezzo, Via Roma 11. Sono ammesse un massimo di 25 persone per gruppo. La durata è di circa 3 ore, su un percorso lungo circa 6 km, per un dislivello di circa 200 metri.

La prenotazione per la passeggiata è obbligatoria e da effettuarsi mandando un messaggio WhatsApp al numero 0039 391 104 2608 o scrivendo alla mail imperia@faigiovani.fondoambiente.it e lasciando nome, cognome, recapito telefonico, indirizzo mail. Il contributo è di 10 € per gli iscritti FAI, 15 € per i non iscritti. Si raccomandano scarpe con buona suola (non liscia), abbigliamento comodo, acqua personale, consigliati i bastoncini da trekking. La Guida ambientale che condurrà la passeggiata illustrerà ai partecipanti le caratteristiche naturalistiche e storiche degli ambienti attraversati. 

Per maggiori informazioni: imperia@delegazionefai.fondoambiente.it 0039 331 181 3155, failaura@fondoambiente.it  

 

Nell’immagine in apertura : il Castello di Clavesana a Rezzo, nella Provincia di Imperia, uno dei luoghi densi di fascino che il FAI propone in occasione delle Giornate d’Autunno.   Potrebbe interessarti ANCHE  

 

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