Successo per Gianluigi Nuzzi allo Yacht Club di Monaco

di Angela Valenti Durazzo – In una sala gremita di spettatori si è svolta, lunedì 13 giugno presso lo Yacht Club di Monaco, l’iniziativa organizzata dal Comites, “Incontro con… Gianluigi Nuzzi”, in presenza dell’ Ambasciatore d’Italia a Monaco Giulio Alaimo e signora, del Commissario Aggiunto presso l’Ambasciata d’Italia a Monaco Michela Palumbo e di numerose personalità. Lo scrittore, giornalista e conduttore televisivo del programma di approfondimento di Rete 4, “Quarto grado”, è stato intervistato dal Presidente del Comites Ezio Greggio, dando il via,  come ha sottolineato quest’ultimo, a una serie di incontri che il Comitato degli Italiani all’estero di Monaco intende portare avanti. A coordinare l’organizzazione dell’evento, i membri del Comites: Roberta Morgantini  (Commissione Cultura), Paolo Borgogno  (Segretario Generale), Dario Cassano e Raffaello Cairoli.

Gianluigi Nuzzi: Indro Montanelli, “una guida e un faro”

Nella prima parte dell’incontro, tra episodi di cronaca, aneddoti e retroscena, Gianluigi Nuzzi non ha tralasciato di parlare dei suoi esordi da giornalista con il grande Indro Montanelli: “per me Montanelli era una guida, un faro”, ha spiegato ai presenti. Incalzato poi dalle domande di Greggio, il giornalista milanese ha proseguito parlando dei contenuti dei suoi libri di successo, degli scandali in Vaticano, di come la Chiesa sia cambiata, prima con Benedetto XVI e poi con Papa Francesco, della crisi della fede a cui stiamo assistendo. Nuzzi è infatti autore di bestseller internazionali sugli scandali in Vaticano: Vaticano S.p.A., 2009; Sua Santità, 2012; Via Crucis, 2015; Peccato originale, 2017; Giudizio universale, 2019; Il libro nero del Vaticano, 2020.

I Predatori che si nascondono tra noi

Nella seconda parte dell’incontro, l’ospite della serata ha parlato del suo nuovo libro: “I predatori (tra noi) – Soldi, droga, stupri: la deriva barbarica degli italiani” (Rizzoli). “Cresce sempre di più l’uso di quelle droghe e farmaci che vengono utilizzati per abbassare la volontà di ragazze e donne, che a volte sono anche delle madri, e che all’indomani non lasciano alcun ricordo di quanto vissuto – ha detto – E dato che gli abusi sessuali in questo genere di circostanze accadono e aumentano, sono da considerarsi un fenomeno. Nei casi che racconto nel libro, tutto è documentato in ogni dettaglio”. Donne, dunque, utilizzate come fossero “bambole di pezza”. È stato un appuntamento dai contenuti forti che ha appassionato la platea, anche se, ha tenuto a sottolineare Nuzzi, bisogna parlare di questi argomenti  “sempre con serietà, ma anche con leggerezza e questo è il mio modo per sopravvivere a queste storie.” L’incontro si è concluso con alcune domande dei giornalisti presenti e con gli autografi e le dediche dell’autore.    Sull’incontro con Gianluigi Nuzzi LEGGI ANCHE  

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