Sulla Riva di Tale – Poesia

Sulla Riva di Tale - Poesia da "Qui Dove il Nulla Mi Appartiene" (2017)
Sulla Riva di Tale, Particolare da un disegno di H.Haliti

Sulla riva di Tale

di Angela Valenti Durazzo

tratta da©Qui Dove il Nulla Mi Appartiene

 

Mi piacerebbe vedere ancora il sole che innaffia la pianura di Lezha*

come se niente gliene importasse se chi è sotto ride o piange.

 

Il temporale sulla riva di Tale

odora di sabbia grigia.

 

Flamur domani con lo sguardo pesante di calce
mi porterà in un grande castello con un piccolo bar.

 

Era facile prima, quando lontano dagli occhi, c’erano solo case piccole di fango

e donne e uomini col vestito della festa in fila sul ciglio di sassi,

 

era facile quando gli amici della missione alzavano le braccia al cielo

nel cortile della scuola dai muri giallo canarino…
preghiera di noi tutti sotto alle poche cose di quel tetto di cielo.

 

La bimba dai capelli biondo cenere mi prende per mano

senza che io l’abbia mai vista né amata

 

Nella tavola alla sera gli uomini ridono con tanto cuore e pochi denti,
i ragazzi al bar di Shënkoll adesso osservano i miei piedi impacciati:
«le strade vellutate della mia città possono graffiare le ginocchia, lo sapete»?

 

I tacchi sulla terra gonfia di liquido invece lasciano un buco,

che non vedi dopo un nuovo passaggio di uomini o mucche.

 

Il fiume Drin trascina via secoli dimenticati senza chiedere il perché.

Dalle macerie possiamo ricostruire il mondo, forse…

 

Sulla Riva di Tale - Poesia da "Qui Dove il Nulla Mi Appartiene" (2017)

 

* Lezha, città nell’Albania del nord

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