Claude Passet, Presidente dell’ Accademia delle Lingue Dialettali di Monaco “nel DNA del dialetto c’è la storia e l’anima di un popolo”

Intervista a Claude Passet, Presidente dell' Accademia delle Lingue Dialettali di Monaco

di Angela Valenti Durazzo – Claude Passet, storico monegasco, membro del comitato di redazione degli Annali Monegaschi, la rivista degli Archivi del Palais Princier ed autore di numerosi libri tra cui Sainte Dévote e la recentissima Bibliographie de la langue monégasque,è il nuovo presidente de l’Académie des Langues Dialectales de Monaco – l’Accademia delle Lingue Dialettali di Monaco, nata nel 1981 per volontà di Robert Boisson (presidente del Comité National des Traditions Monégasques).

La prestigiosa istituzione monegasca, già presieduta (1987-2018) dallo scomparso René Novella (scrittore, diplomatico, Segretario di Stato di SAS il Principe Ranieri III e poi Consigliere Privato di SAS il Principe Alberto II; LEGGI L’ARTICOLO) è attualmente impegnata nella preparazione della 16esima edizione dei Colloqui Internazionali di Lingua Dialettale previsti per sabato 16 novembre 2019.

Claude Passet: la “Lingua” Genovese, Espressione della Terra e del Mare

Il titolo è : La langue génoise, expression de la terre et de la mer, langue d’ici ed langue d’ailleurs – La lingua genovese, espressione della terra e del mare (sui legami tra dialetto genovese e monegasco LEGGI).

Abbiamo chiesto a Claude Passet qualche anticipazione sull’incontro internazionale che vedrà giungere a Monaco esperti dall’Italia, dalla Francia e da altre nazioni, impegnati sul fronte della ricerca linguistica, dell’identità e dei legami storici.

Lo scambio culturale ed economico fra Stati limitrofi è dunque più che mai vivo nel terzo millennio, come attestano anche numerose iniziative. Si è svolto, infatti, in questi giorni l’incontro, su invito del primo cittadino Christian Estrosi “Nizza celebra l’Italia” al quale hanno partecipato fra gli altri i sindaci di Imperia, Bordighera, Dolceacqua e Ventimiglia (sulla recente riunione dei sindaci dei borghi italiani a Monaco LEGGI invece).

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La scritta in dialetto monegasco all’entrata del Nuovo Museo Nazionale di Monaco (Villa Sauber) recita ” da per tutto stranieri!” Ft©arvalens

Claude Passet può anticiparci i contenuti della prossima edizione dei Colloqui internazionali di lingua dialettale?

Il potere politico della Repubblica di Genova, la costituzione di un Impero Marittimo nel Mediterraneo hanno permesso una larga diffusione della lingua genovese nel corso dei secoli. La 16esima edizione dei Colloqui dell’Accademia delle Lingue Dialettali di Monaco si occuperà quindi di mettere in luce la specificità di questa lingua e le condizioni della sua diffusione. Monaco, la Corsica, la Sardegna, Tabarca, la Spagna, le isole greche, la Provenza, fra le altre testimoniano ancora di questo influsso linguistico. Avremo pertanto la partecipazione di numerose università straniere, tra cui quella di Genova, Corte, Siegen, Sassari (col professore di linguistica generale Fiorenzo Toso) eccetera.

Gli antichi legami con Genova sono dunque tuttora al centro di studi e ricerche?

Certamente: un interesse particolare durante i Colloqui sarà infatti proprio riservato al rapporto fra la lingua genovese e quelle limitrofe ed in particolare con quella monegasca. Il tema sarà affrontato, ovviamente, a livello accademico e universitario.

E qual è nel XXI secolo e nel mondo globalizzato lo stato della lingua dialettale, c’è ancora chi utilizza il monegasco per scrivere?

Louis Notari autore de A legenda de Santa Devota (1927) scriveva direttamente in monegasco, oggi invece, sebbene nel Principato lo si studi anche a scuola, i libri in dialetto esistenti sono tradotti dal francese. Nel DNA del dialetto c’è la storia e l’anima di un popolo. C’è l’identità culturale. Mia nonna materna, per esempio, all’età di 100 anni parlava solo il dialetto provenzale e non ricordava un solo termine in Italiano. Il dialetto per lei era la lingua del cuore.

C’è un ritorno allo studio della lingua dialettale a Monaco?

Si, anche se le persone frequentano i corsi di monegasco prevalentemente dai 40 anni in su, quando avvertono il senso del ritorno alle radici familiari. Ma non bisogna dimenticare che nel Principato, secondo l’ultimo censimento, convivono 139 diverse nazionalità e circa 37mila abitanti di cui solo 8300 di nazionalità monegasca. A studiare con profitto il monegasco abbiamo però anche numerosi stranieri, in questo momento persino un danese ed un portoghese, che si impegnano molto e sono bravissimi. 

Questa edizione dei Colloqui offrirà la possibilità a chi vive nel Principato di approfondire la conoscenza e la storia comune con Genova? 

I Colloqui prevedono una trasferta culturale nel capoluogo Ligure, con visite allo scopo di evidenziarne il patrimonio storico e questa linea continua fra le lingue dialettali. 

In apertura Claude Passet, Ft. Accedemia delle Lingue Dialettali di Monaco

Intervista a Claude Passet, Presidente dell' Accademia delle Lingue Dialettali di Monaco
Ft©arvalens

Per saperne di più sull’ Accademia delle Lingue dialettali di Monaco puoi cliccare sul sito http://www.ald-monaco.org

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