Le Donne e il Nettare degli Dei: Sempre più Esponenti del Gentil Sesso Scelgono e Producono il Vino; Se ne è Parlato alla Scripta Manent di Monte Carlo

Le Donne ed il Nettare degli Dei: Sempre più Esponenti del Gentil Sesso Scelgono e Producono il Vino; Se ne è Parlato alla Scripta Manent di Monte Carlo

Le donne ed il nettare degli dei è il titolo dell’incontro con tre professioniste del settore enologico, organizzato dall’editrice e regista Liana Marabini nella libreria antiquaria Scripta Manent di Monte Carlo.

Una conversazione che ha mostrato come – caduti i tabù per cui il gentil sesso ai tempi degli antichi romani veniva punito dalle autorità con pene gravi se scoperto a bere – al giorno d’oggi è la donna che consuma ed apprezza in misura maggiore il nettare degli dei.

Il 57 per cento dei consumi di vino negli USA è al femminile

L'editrice e regista Liana Marabini presenta le relatrici della conferenza Le donne ed il nettare degli dei

L’editrice e regista Liana Marabini presenta le relatrici della conferenza Le donne ed il nettare degli dei

Ho sempre impostato il mio lavoro sul senso femminile per il vino – ha spiegato Francesca Negri (foto sotto), giornalista di enologia e blogger. Una delle domande che mi fanno più spesso è se c’è davvero un senso femminile per il vino. Io dico di sì. Ho sempre pensato che fosse così. Oggi però arrivano tutta una serie di dati che ci confermano che le donne nel vino sono un target emergente nei consumi.

Infatti il 57 per cento di consumi di vino negli Stati Uniti è del gentil sesso. Inoltre siamo maggiormente ben disposte rispetto agli uomini a provare nuovi prodotti. Per questi motivi siamo un target che adesso viene guardato e coccolato. Inoltre a contraddistinguere il rapporto con il vino tra uomini e donne è la capacità emozionale: le ragazze sono più predisposte a fare narrazioni e raccontare storie e a metterci quel tocco glamour”.

Le donne dunque hanno un rapporto più “sentimentale” con il nettare degli dei. L’acquisto di vino – spiega ancora la relatrice – viene fatto da noi signore d’impulso come fosse un vestito e con lo stesso senso di appagamento e lo stesso valore emozionale. Nel mio romanzo descrivo come per noi è proprio un modo di vivere, di esprimersi, può avere lo stesso valore di una canzone, di un vestito che andiamo a comprarci perché abbiamo un primo appuntamento, è un elemento forte di comunicazione come potrebbe essere anche la cucina, ed è oggi un piacere da prendersi senza sensi di colpa”.Le donne ed il nettare degli dei: conferenza alla Scripta Manent di Monte Carlo

Aumentano di pari passo anche le donne sommelier. A raccontare percorso formativo e successi al pubblico ed alle autorità presenti, fra cui l’Ambasciatore d’Italia nel Principato Cristiano Gallo,  è Laura Marsotto, giovane pensionata, come ama definirsi, divenuta sommelier quando ancora era un mestiere praticato quasi esclusivamente dagli uomini. “Nel 1987 – racconta – gestivo con mia madre una trattoria nell’entroterra ligure e ho cominciato ad appassionarmi al vino. Quindi ho frequentato i corsi dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier), conseguendo il diploma di sommelier professionista e successivamente di degustatore abilitato. In seguito ho venduto il ristorante e sono venuta a lavorare in una cantina di Monaco entrando nell’associazione sommelier monegasca e nella sommellerie europea”.

Il vino diventa dunque per Laura Marsotto la scelta professionale della propria vita. “Teniamo presente però – aggiunge – che in tutto il mondo le sommelier donne sono solo il 30 per cento, quindi di strada da fare ce n’è ancora.

Il vino è donna: scrittrici, sommelier, viticultrici

Ma di cosa si occupa esattamente una donna sommelier?

Può occuparsi come gli uomini – spiega ancora Laura Marsotto – del servizio ai tavoli ma non solo. Oggi infatti ci sono master in critica enogastronomica, per food and beverage manager. Esiste un executive master in wine business. Inoltre Il nostro lavoro comprende il servizio ai tavoli, il contatto con il cliente, il contatto con i fornitori, e la gestione della cantina, molto importante per l’economia del ristorante stesso”.

La parola infine ad un’altra lady del vino, Françoise Rigord Cornu, viticultrice, scrittrice e past president de “L’Ordre des Dames du vin”che ha illustrato la sua carriera e le sue pubblicazioni prima di passare la parola alla degustazione delle pregiate bottiglie offerte ai presenti dalla Scripta Manent a conclusione della serata.

L’incontro sulle Donne ed in nettare degli dei, sarà seguito nei mesi prossimi da altre conferenze di carattere storico e culturale alla Libreria Scripta Manent di Monaco ed al Grand Hôtel des Ambassadeurs a Mentone.

 

 

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