Un punto di incontro per i giovani cresciuti in una parte d’Italia, quella dell’estremo Ponente Ligure, che guarda spesso verso la Francia e Monte Carlo, pur restando attaccata ad una storia e a radici antiche. Un modo per incontrare amici, coetanei, ma anche professionisti ed imprenditori con i quali confrontarsi ed impegnarsi, nonostante la giovane età, su tematiche ed azioni, affinando la “capacità di leadership, di comunicazione e la comprensione internazionale”.
Sono i membri del Rotaract, associazione internazionale promossa dai Rotary club, i cui soci vanno dai 18 ai 30 anni. Giovani, dunque, che anche in Liguria fanno, o hanno l’aspirazione “di fare la differenza”.
I club della provincia di Imperia sono: Il Rotary Imperia, Sanremo e Sanremo Hanbury. I Rotaract sono invece: Imperia, Sanremo. A questi si aggiunge il Monaco Prince Albert Ier, presente su due distretti rotariani il 1730 francese ed il 2032 italiano. Un club, dunque, che ben interpreta lo spirito di scambi culturali tra i diversi Paesi e la spinta internazionale che anima i giovani.
Anche su questo abbiamo intervistato Lucrezia Laigueglia, laureata in giurisprudenza, residente a Bordighera e presidente per il secondo anno consecutivo del Rotaract Sanremo.
Lucrezia puoi raccontarci in sintesi le iniziative nelle quali si è impegnato il club dal debutto della tua presidenza e quelle in divenire?
La mia presidenza è coincisa con due azioni importanti e concrete. Lo scorso anno, infatti, abbiamo raccolto i fondi per la campagna del Rotary contro la violenza sulle donne. E per me è stato un motivo di orgoglio l’avere partecipato e avere la possibilità di ascoltare le testimonianze, nell’ambito di questa azione, di alcune donne vittime di abusi che raccontavano la propria esperienza e davano consigli a vantaggio delle altre. Quando vedi la concretezza, infatti, sei invogliato a fare di più e meglio. Il ricavato, consegnato al nostro distretto Rotary, è stato raccolto con cene conviviali, partite a calcetto, vendite di panettoni nelle piazze. L’obiettivo per l’anno in corso invece, è quello di acquistare dei defibrillatori e questa volta ogni club avrà la possibilità di destinarli nella propria zona.
Oltre all’impegno ed allo spirito di servizio, di cui il Rotary è portatore a livello internazionale, trovate tempo per lo svago?
Certo, le cene fra noi sono momenti di svago e conoscenza, ma anche di scambio e apertura. Negli incontri distrettuali, infatti, conosci gente da Genova alla Francia, vedi altre realtà. Riceviamo amicizia, occasioni ed input. Siamo sempre in contatto con il Rotary padrino e con il presidente Massimiliano Buonsignore, e ci rapportiamo spesso anche ai soci del Monaco Prince Albert Ier che fa parte del distretto sia italiano che francese. Adesso stiamo organizzando, con il presidente Bars Aygun e il delegato di zona e rappresentante internazionale Francesco Fragomeni, un’iniziativa che si svolgerà allo Yacht Club di Monaco dopo l’estate.
E i tuoi progetti per il futuro, al di là dell’impegno associativo, quali sono?
Dopo essermi laureata in giurisprudenza, che ho frequentato ad Imperia, mi appresto a fare la pratica professionale a Genova per poi prendere l’abilitazione. Non so ancora dove mi stabilirò. Mio papà infatti lavora in campo immobiliare e mia madre ha un’agenzia di pratiche automobilistiche, a Sanremo e a Ventimiglia. Certo Genova è bella, c’è il mare, e poi è una città città. Anche Monaco e la Francia sono una bella prospettiva per un giovane. Ma anche qui sto bene, ho i familiari, c’è una bella dimensione, il cappuccino al bar al mattino…Non escludo di restare. Non è facile trovare l’occupazione a cui ambisci di questi tempi. Vedremo dove mi porta la vita.