Ernestine Ungnad von Weissenwolf Durazzo : «la Catena che mi Seppe Incatenar»
Ernestine Ungnad von Weissenwolf Durazzo : «la Catena che mi Seppe Incatenar»
di Angela Valenti Durazzo - Ernestine Ungnad von Weissenwolf Durazzo: Testo tratto dal Catalogo della Mostra "Giacomo Durazzo, Teatro Musicale e Collezionismo tra Genova Parigi Vienna e Venezia" 30 giugno - 7 Ottobre 2012, a cura di Luca Leoncini ©Tutti i Diritti sono Riservati Foto dell'articolo ©arvalens “...Posso dir che frà sospetti Sempre palpito, e deliro: Non sò dir quai son gl’oggetti Che mi fanno delirar. Ah sol deve in tanta pena Raddolcir la mia catena Chi mi seppe incatenar”...

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Clelia Durazzo: Donna Scienziato del Settecento
Clelia Durazzo: Genovese e Donna Scienziato del Settecento
©Angela Valenti Durazzo 2004* Riproduzione riservata di testi e immagini"Una donna che nel fiore della giovinezza si invaghisce dello studio delle scienze, che in questo si avvalora, e cresce col crescere dell'età, che tra le dottrine presceglie le delizie di Flora la botanica, che per arricchirsi delle necessarie cognizioni sostiene disagi di lontane peregrinazioni , si procaccia l'amicizia, e la stima degli uomini più insigni, fa doviziosa raccolta di libri, e di piante per erbario, non divaga l'animo in ricreamenti,...

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Il Corsaro Nero Signore di Ventimiglia
Il Corsaro Nero Signore di Ventimiglia
di Angela Valenti Durazzo  — “Chi siete voi?” Il Corsaro gettò via la spada insanguinata che non aveva ancora deposta e levandosi galantemente l’ampio cappello piumato, le disse con squisita cortesia: “io sono, signora, un gentiluomo d’oltremare”. “Ciò non mi spiega chi voi siate”, diss’ella, un po’ rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. “Allora aggiungerò che io sono il cavaliere Emilio di Roccanera, signore di Valpenta e di Ventimiglia, ma qui porto un nome ben diverso”. “E quale, cavaliere?” “Sono il...

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Le Stagioni del Ventaglio
Le Stagioni del Ventaglio
Amato da regine e principesse - ed anche dalla nobiltà ligure, che si faceva spesso ritrarre con l'elegante accessorio - ed inizialmente prerogativa esclusiva dell'aristocrazia e simbolo delle frivolezze delle dame di corte, il ventaglio, nato per difendersi dal caldo e dagli insetti, diventa col tempo oggetto d'arte, da collezionismo, e persino di propaganda e pubblicità, ma soprattutto espressione di stile, tempra femminile, seduzione e veicolo “ora discreto ora sfacciato” di messaggi segreti fra dame e cavalieri. Testo di Angela...

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