Alfredo Volpi, la poétique de la couleur. Il Nouveau Musée National de Monaco (NMNM) ha aperto le porte lo scorso 9 febbraio, a Villa Paloma – alla presenza della direttrice del NMNM Marie-Claude Beaud e del Commissario dell’esposizione e responsabile per lo sviluppo ed i progetti internazionali del museo Cristiano Raimondi – dell’esposizione dedicata al grande artista vissuto in Basile che resterà aperta fino al 20 maggio 2018.
Sul NMNM si veda il sito: http://www.nmnm.mc/index.php?lang=en
Il più apprezzato dei pittori brasiliani del ventesimo secolo
Si tratta della prima retrospettiva di Alfredo Volpi in un’istituzione pubblica fuori dal Brasile. In mostra 70 opere dell’artista, nato a Lucca nel 1896, arrivato meno di due anni dopo a San Paolo in Brasile, dove la sua famiglia si era installata nel quartiere italiano di Cambuci, e morto in quella città nel 1988.
Volpi, come riporta la brochure sulla mostra, è “senza dubbio il più apprezzato dei pittori brasiliani del Ventesimo secolo”, anche se poco conosciuto fino ad oggi al di fuori dell’America Latina ed anche nel suo Paese d’origine, l’Italia.
L’esposizione realizzata dal NMNM grazie al supporto dell‘Instituto Alfredo Volpi de Arte Moderna, il cui presidente è Pedro Mastrobuono, e di molti collezionisti riassume la carriera artistica dell’esponente del movimento modernista in Brasile, dai primi oli su tela (paesaggi campestri o urbani dagli anni ’30 agli anni ’40) alle opere degli anni ’50, ’60 e ’70 realizzate con nuove sfumature e tecniche pittoriche.
Attraverso la retrospettiva monegasca “il pubblico potrà scoprire un artista affascinato, tra l’altro, dal Rinascimento italiano; da Matisse, Morandi e dalla cultura popolare”.
Alfredo Volpi: Tra Paesaggi urbani e Sirene
Una mostra, dunque, che offre al pubblico monegasco l’opportunità di scoprire alcuni soggetti tra quelli prediletti da Volpi: facciate di case, bandierine colorate, paesaggi urbani, figure e volti (tra cui anche quello di San Francesco, nella foto sotto) ed immagini che rientrano nella poetica del colore del pittore che verso la fine degli anni Trenta ha mosso i primi passi presso il Gruppo Santa Helena, di cui facevano parte artisti prevalentemente di origine italiana.
“Nonostante il successo ottenuto negli ultimi trent’anni della sua vita Alfredo Volpi è rimasto un uomo semplice e riservato che ha dedicato tutta la vita alla sua opera. E’ un uomo che ogni giorno, fino all’età di 88 anni, ha costruito le cornici su cui stendeva la tela in modo da applicare lui stesso i pigmenti meticolosamente preparati dando vita alla magia del colore”.
Una personalità artistica che unisce in sé, dunque, gli influssi di diversi Paesi : “Il linguaggio unico e universale di Volpi – si legge ancora – deve essere considerato come appartenente al patrimonio comune, culturale e visivo, ma anche come un esempio positivo offerto dalla storia dell’immigrazione”.
Clicca qui per mettere “mi piace” alla nostra pagina facebook Monaco Italia Magazine