“Mi Scusi, è Qui La Frontiera?” Uno Sguardo Oltre Confine: la Situazione Migranti a Ventimiglia – 2017

di Angela Valenti Durazzo – Ventimiglia Luglio 2017 – Torna alla ribalta, anche sulla scia dell’ondata di arrivi di questi giorni e delle dichiarazioni a livello italiano ed internazionale, la questione dei migranti che giungono a Ventimiglia nel tentativo di passare il confine con la Francia.

Noi stiamo pagando lo scotto quotidiano di un dramma internazionale” aveva ribadito nei mesi scorsi Enrico Ioculano a proposito della situazione a Ventimiglia.

Il Sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano

In attesa di sviluppi internazionali (tra cui l’incontro domani a Parigi tra i ministri dell’Interno di Italia, Francia e Germania ed il vertice dei ministri dell’interno di Tallin) le cronache nei giorni scorsi hanno riportato la notizia di un gruppo numeroso di migranti che ha tentato di passare senza successo il confine attraverso le montagne.

A parte questa “strada” i migranti a Ventimiglia, alcuni dei quali non vogliono farsi registrare,  tentano di raggiungere la Francia camminando ai bordi dell’autostrada, in treno o esponendosi al pericolo di percorrere a piedi le gallerie (si veda foto sotto).

Attenzione uomini in autostrada

La sosta “di servizio” a Mentone-Garavan, con controlli da parte delle forze dell’ordine francesi, dei treni che dall’Italia conducono in Francia, è oramai diventata un’abitudine per chi frequenta quella tratta ferroviaria che conduce, turisti, abitanti e lavoratori frontalieri verso Monaco, la Costa Azzurra ed oltre. Come è diventata un’abitudine vedere la polizia nella stazione di Ventimiglia.

Ft©arvalens

“E’ qui la frontiera?” Chiedeva ad un poliziotto ieri sera un giovane giunto al binario.

Attualmente i migranti a Ventimiglia sono ospitati nel centro di assistenza del Parco Roja, gestito dalla Croce Rossa Italiana (circa 350 posti con previsione di arrivare entro breve a 500) ed in numero minore le famiglie, da parecchio tempo a questa parte, alla chiesa delle Gianchette, accolte da don Rito Alvarez, salito agli onori della cronaca per la sua opera di solidarietà.

A questo si aggiunge il lavoro di volontari, associazioni quali Caritas, Medici senza frontiere ed altre organizzazioni internazionali impegnate sul territorio, oltre al contributo di molta gente comune.

Da pochi giorni, inoltre, come recita il comunicato diffuso dal Comune il 30 giugno 2017  “il centro di prima assistenza del parco Roja accoglie anche i minori stranieri non accompagnati. Allo stato attuale sono presenti 10 ragazzi su un totale di 54 posti disponibili; hanno una zona a loro dedicata con mediatori culturali”.

L’Assessore Vera Nesci, continua il comunicato, “ha voluto far visita al centro del Parco Roja insieme all’assistente sociale del Comune a pochi giorni dal passaggio del Garante dell’Infanzia Francesco Lalla che aveva espresso rassicurazioni su come vengono accolti i MSNA per confrontarsi con la Croce Rossa su questi primi giorni sperimentali di accoglienza.” Resta comunque il problema dei numerosi migranti accanto al fiume Roja. 

Uno Sguardo Oltre Confine: la Situazione Migranti a Ventimiglia

La scritta subito dopo la barriera di Ventimiglia in direzione Francia “possibili pedoni prudenza” Ft©arvalens

Incoraggiare i migranti ad entrare nel centro di accoglienza

E la gente di Ventimiglia? “Oramai questa situazione si ripete da un po’ – ci aveva detto il Sindaco Ioculano in previsione dell’aumento degli arrivi dei migranti in estate – e quindi è chiaro a tutti i ventimigliesi che non è un fenomeno voluto da noi, ma è talmente grande che o lo si affronta e lo si gestisce o lo si subisce, non ci sono tante strade”.

Sempre il primo cittadino ha respinto nei giorni scorsi la proposta del Vescovo della Diocesi Ventimiglia-Sanremo Antonio Suetta di ospitare i migranti presso il complesso della congregazione dei Frati Maristi.

“A seguito di un’approfondita riflessione sul possibile impiego del complesso della congregazione dei frati Maristi sono a riferirle che l’amministrazione che rappresento sarebbe favorevole all’utilizzo dello stabile qualora destinato all’accoglienza di persone vulnerabili residenti sul territorio comunale. Su un tale tipo di ipotesi saremmo disponibili a collaborare per ricercare e sostenere bandi di social housing”.

Ed ancora: “Lo sforzo per mantenere l’equilibrio in città è continuo. Le associazioni che operano sul territorio devono incoraggiare le persone migranti ad entrare nel centro di accoglienza dove possono ricevere un’adeguata assistenza e spingerle a non accamparsi in luoghi impropri, dissociandosi da chi passa messaggi sbagliati…”.

Ora anche nella città di confine italiana la cui economia guarda anche alla Francia ed al Principato (come attestano gli oltre 4000 frontalieri liguri che ogni giorno lavorano a Monte Carlo) si attendono gli sviluppi.

Sui migranti a Ventimiglia si veda anche:

http://monacoitaliamagazine.net/volti-e-racconti-di-migranti-nei-pressi-del-confine-franco-italiano

http://monacoitaliamagazine.net/il-sindaco-di-ventimiglia-ioculano-e-lonorevole-vazio-stamane-dal-ministro-dell-interno-minniti-per-rappresentare-la-grave-situazione-che-vive-la-citta-di-ventimiglia

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