Biennale d’arte Internazionale a Monte Carlo – Da una ringhiera artistica o una scala in ferro battuto alla realizzazione scultorea di una donna sinuosamente sdraiata su un tavolino. Il mestiere del fabbro diventa arte.
E l’attrazione per il ferro battuto, la “indissolubile passione” che determina, è protagonista dell’opera di Stefano Robiglio, esposta, fra quelle di altri, nei giorni scorsi alla 8^ Biennale d’Arte Internazionale a Monte Carlo.
L’evento che si è svolto dal 21 al 23 settembre 2018 all’Hotel Metropole, organizzato dalla galleria d’arte la Telaccia by Malinpensa, con il patrocinio dell’Ambasciata italiana nel Principato, e alla presenza dell’Ambasciatore Cristiano Gallo, ha mostrato le opere di alcuni artisti selezionati fra moltissimi che avevano aderito.
E certamente Stefano Robiglio, che ci tiene a definirsi fabbro oltreché artista, ha saputo attrarre l’attenzione del pubblico all’esposizione monegasca, mostrando un’evoluzione artistica costante: arrivando, dagli oggetti d’uso comune e d’arredo, all’espressione e la forza descrittiva della scultura.
D’altronde, sul ferro battuto, l’artista che vive e lavora a Visone in provincia di Alessandria, afferma “…la magia si ripete ed il ferro che si ha in mano prende le fattezze di ciò che si ha in mente. Ed è così che si intuiscono nelle verghe lisce e squadrate le forme che diventeranno cancelli, scale, ringhiere, oggetti. È in quei momenti, quando si taglia, si rifinisce, si sfuma, si sbalza, che nascono quelle figure che erano già lì per chi le ha sapute vedere”.
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