Grande attesa per il concerto per celebrare i 40 anni di carriera di Umberto Tozzi che, rinviato per l’operazione d’urgenza di appendicite del cantante, si svolgerà, sabato 14 ottobre 2017, all’Arena di Verona, con la partecipazione di numerose star.
Un concerto che si preannuncia un grande evento, preceduto dalle molte tappe italiane e straniere del tour che porta il nome del suo nuovo disco 40 anni che TI AMO (Momy Records/Sony Music) tra cui quella, venerdì 21 aprile 2017, all’Ariston di Sanremo (è possibile vedere le tappe del tour sul sito: http://www.umbertotozzi.com/)
La serata sul celebre palco del Festival di Sanremo (da lui vinto nel 1987 insieme a Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri con Si può dare di più) ha permesso al pubblico della città del ponente ligure di riascoltare canzoni ever green oltre a due inediti del cantante e alla versione di Ti amo con la partecipazione di Anastacia. Successi che nel corso della carriera di Tozzi hanno superato i confini italiani.
Gli stessi Principi Alberto e Charlène di Monaco, hanno chiesto, infatti, a Tozzi di cantare durante il ricevimento delle proprie nozze, nel luglio 2011, l’intramontabile Ti amo.
Riportiamo di seguito, un’intervista al cantante pubblicata su “Monaco Imprese” n°26 che racconta l’emozione di quel giorno.
Di Angela Valenti Durazzo
“Umberto Tozzi, circa 70 milioni di dischi venduti, è fra gli artisti più internazionali del panorama musicale italiano. Nato nel 1952 a Torino, vive nel Principato di Monaco con la moglie Monica, dove rappresenta un’icona della capacità artistica ed imprenditoriale dei nostri connazionali in questo lembo cosmopolita e privilegiato.
Tre canzoni: Ti amo, Tu e Gloria, fra le molte divenute famose, fanno il giro del mondo. Con Gloria in particolare (che sarà inserita nel film “Flashdance” e nel 2013 diventerà colonna sonora del film con Leonardo DiCaprio, “The Wolf of Wall Street”) raggiungerà il primo posto nella classifica americana dei singoli nel 1983. Anche i francesi si scaldano ascoltando la musica dell’artista italiano come conferma, fra gli altri, il successo del concerto all’Olympia di Parigi nel 2006. Oltre confine “Ti amo” è cantata in francese da Dalidà e Tozzi duetta con il celebre cantautore Francis Cabrel. Nel 1982 riceve il Golden Globe per aver venduto oltre 27 milioni di dischi in 5 anni. Vince il Festival di Sanremo nel 1987 con Morandi e Ruggeri con “Si può dare di più”. Nel 2012 esce l’album “Yesterday, today” (10 brani inediti e 17 famosi brani riarrangiati). Nel 2011 Tozzi e la moglie sono fra gli invitati alle nozze dei Principi Alberto e Charlene (http://monacoitaliamagazine.net/alberto-e-charlene-oggi-lanniversario-di-nozze).
Sono passati alcuni anni da quel 2 luglio 2011 in cui, durante il ricevimento nuziale di Alberto e Charlene le è stato chiesto di cantare Ti amo. Lei e il tenore Andrea Bocelli, che durante la cerimonia nel Cortile d’Onore di palazzo Grimaldi aveva intonato l’Ave Maria di Schubert, avete portato musicalmente l’omaggio del nostro Paese. Quale sensazione le suscita ricordare quel giorno?
E’ stata una sorpresa ricevere l’invito alle nozze di Alberto e Charlène. Avevo avuto occasione di frequentarli in varie occasioni e serate di solidarietà, ma non me l’aspettavo poiché non sono una testa coronata né un’autorità. E’ stata una cosa molto speciale per me cantare al ricevimento dopo il matrimonio. Un’emozione.
E cosa ha provato in occasione del recente annuncio della gravidanza della Principessa Charlène?
Penso sia il coronamento di una bella storia. Sono molto felice per Alberto e Charlène e mi auguro ci sarà un’altra opportunità di incontrarli così avrò modo di felicitarmi personalmente con loro.
Il pubblico di Monaco ha avuto occasione in questi anni di incontrare lei e sua moglie anche a serate benefiche e gala di solidarietà, ricordo la serata “Canzonissima italiana” all’Hermitage a favore di “Athina Icthyose di Monaco” e il concerto allo Sporting d’été “Monaco Against Autism”.
Si, quando sono libero è un piacere fare qualcosa di utile a Monaco ed in altri punti del mondo, questo è un aspetto a cui secondo me ognuno di noi che nella vita ha avuto fortuna, vorrebbe dedicarsi.
Mi racconta la “sua” Monaco? Cosa le piace di questo Paese: gli aspetti mondani, il jet set, o la dimensione più intima e quotidiana?
Mi sono trasferito qua 22 anni fa circa e ho conosciuto le diverse epoche di Monaco, quella del principe Ranieri e quella attuale del Principe Alberto. In qualche modo, secondo me, è sempre rimasto il posto più bello del mondo. Il posto più bello nel senso che dopo i viaggi di lavoro qua mi sento bene, al di là degli aspetti mondani. Credo sia il posto in assoluto più sereno, vivibile. Apprezzo la sicurezza, l’accoglienza ed anche le “attenzioni” che come artista ricevo. Anche i miei figli, che hanno fatto le scuole qua, quando vanno via da Monaco non vedono l’ora di tornare. C’è una magia particolare. Inoltre io adoro stare in posti non grandi. Ho vissuto in città come Roma e Torino, se dovessi tornare in Italia sceglierei un borgo, non una metropoli.
Lei che è spesso abituato a confrontarsi con le platee internazionali trova qualche differenza nel rapporto con il pubblico rispetto a quello italiano?
Ho la fortuna di girare il mondo e di incontrare tanti italiani che vivono all’estero. Ma mi gratifica anche la constatazione, quando vado per esempio in Francia o in Belgio, di essere conosciuto ed apprezzato anche là. Alcuni artisti italiani fanno concerti all’estero, ma sono destinati principalmente ad un pubblico italiano. Il mio repertorio invece è più internazionale.
Ricordo come nel viaggio dopo l’esame di maturità negli Stati Uniti, mi colpì il fatto che l’autoradio passava con frequenza Gloria. Fa piacere in modo particolare, quando ti trovi lontano da casa, sentire una “voce” del tuo Paese. Si è mai domandato qual è l’ingrediente che la rende famoso oltre confine?
Perchè sono così famoso all’estero? Me lo domando anche io…(Tozzi si schernisce con una risata n.d.r.). Molti artisti italiani hanno scritto pagine di musica bellissima…La spiegazione credo stia nel fatto che io nasco musicalmente con la cultura musicale dai Beatles in poi. Il mio tipo di scrittura musicale non è prettamente italiano. La metrica delle mie canzoni è diversa. E poi la voce, il suono, le canzoni stesse…
Gloria, Ti Amo, Tu, ma anche altri successi come Notte Rosa, Eva, Stella Stai, Nell’aria c’è, Gente di Mare, Immensamente, Gli altri siamo noi, Io muoio di te, eccetera. E’ difficile per lei essere sempre all’altezza del suo mito?
Devo dire che sono 35 anni che calpesto il palcoscenico. No, io credo oramai di essere in pratica a mio agio sempre.
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