
il Segretario di Stato Yvette Lambin - Berti; il Ministro dell'Ambiente Céline Caron - Dagioni; il Direttore del Dipartimento dell'Ambiente Valerié Davenet; il Direttore IAEA Florence Descroix-Comanducci; il Direttore del Centro Scientifico di Monaco Sylvie Tambutté; il Direttore Scientifico della Fondazione Principe Alberto II Philippe Mondielli; Maryse Battaglia del Consiglio Nazionale; il Direttore generale dell'Istituto Oceanografico Robert Calcagno e il Vice Direttore Cyril Gomez; Marjorie Crovetto, Vice sindaco del Comune di Monaco e altre personalità.
L’evento si è concluso con un rinfresco “firmato” dal catering La Balena Bianca e preparato dallo chef Paola Chiolini.
Mediterranea: immagini ottenute dalla tecnologia spaziale
L’esposizione, che è stata aperta al pubblico ufficialmente oggi, venerdì 7 febbraio, resterà aperta fino al 30 marzo 2025, ed è promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), a Telespazio/e- GEOS del gruppo Leonardo, e all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e realizzata a cura di Viviana Panaccia. “Mediterranea. Visioni di un mare antico e complesso” racconta la storia, la bellezza, i popoli e i miti di un vero e proprio continente marino, il Mediterraneo, regione di grandissimo valore storico e che acquista oggi una rinnovata centralità dal punto di vista geografico, politico e della connettività. Essa fa ricorso a immagini ottenute dalla tecnologia spaziale più avanzata elaborate dalle Agenzie Spaziali Italiana ed Europea e da Telespazio/e-Geos. Immagini straordinarie in dialogo con mappe antiche, in una sintesi di cultura e scienza tra passato e presente. Attraverso queste immagini “Mediterranea“ vuole rappresentare il Mare Nostrum in tutta la sua complessità, incluse le vulnerabilità e le insidie che oggi lo minacciano. Le immagini satellitari rimandano dallo spazio una visione di città e porti, crocevia di commerci ma anche di fertili contaminazioni culturali, di coste ricche di colture simbolo della “mediterraneità” (l’olivo, il fico, la vite), minacciate al tempo stesso dall’erosione, nonché di isole, da sempre mete turistiche, ma in passato talvolta luoghi di esilio e oggi approdo di migranti. Il percorso espositivo dedica alcune immagini al tema della vegetazione mediterranea e dei suoi profumi, mostrando come l’agricoltura abbia modificato e ridisegnato nuovi paesaggi.Le attività per la conservazione del nostro mare: RAMOGE, ACCOBAMS e PELAGOS

Il Principe Alberto II visita il percorso espositivo, accompagnato dalla presidente della Dante Alighieri del Principato di Monaco Maria Betti; Ft©arvalens
Dell'esposizione e del Mediterraneo si parlerà di nuovo durante la conferenza del 6 marzo 2025 alle 18,30 all’Auditorium Rainier III durante la quale verranno anche presentati i trattati internazionali per la protezione di questo mare: RAMOGE, ACCOBAMS e PELAGOS.
Nell’immagine di apertura il Principe Alberto II taglia, il 6 febbraio, il nastro di inaugurazione della mostra “Mediterranea”; Ft©WSM Agency
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