Associazione Dante Alighieri Monaco: Vita e Capolavori di Benvenuto Cellini

Associazione Dante Alighieri Monaco: Vita e Capolavori di Benvenuto Cellini
Dopo il discorso introduttivo dell'esperto d'arte Alfredo Pallesi (sulla sinistra) le parole di Alessandro Masi (al centro) autore della "Vita Maledetta di Benvenuto Cellini" si sono alternate con le letture tratte dall'autobiografia originale di Cellini, affidate alla “voce” dell'attore Remo Girone (sulla destra); Ft©arvalens

Questa mia Vita travagliata io scrivo
per ringraziar lo Dio della natura
che mi diè l’alma e poi ne ha ’uto cura, 
alte diverse ’mprese ho fatte e vivo…”.

Così  scrive Cellini nel proemio della sua famosa autobiografia parlando esplicitamente di una vita travagliata. Il grande artista del Rinascimento e il volume “Vita Maledetta di Benvenuto Cellini” di Alessandro Masi, storico dell’arte contemporanea e Segretario Generale della Società Dante Alighieri” – sono stati protagonisti dell’ incontro del 15 dicembre all’Auditorium Rainier III del Principato, con cui si è concluso l’anno 2023 dell’Associazione Dante Alighieri di Monaco.

Una serata che, su iniziativa di Vifredo Agnese coordinatore del comitato consultativo culturale dell’Associazione Dante Alighieri di Monaco, si è svolta sotto l’Alto Patrocinio di S.A.R. la Principessa di Hannover e con il patrocinio dell’Ambasciata di Italia nel Principato di Monaco, in presenza di numerose personalità ed autorità, fra cui il ministro della Salute e Affari Sociali Christophe Robino.

Dopo il discorso introduttivo dell’esperto d’arte Alfredo Pallesi, le parole di Alessandro Masi si sono alternate con le letture tratte dall’autobiografia originale di Cellini, affidate alla “voce” dell’attore Remo Girone.

Benvenuto Cellini, la Romanzesca Fuga dalla Mole Adriana e i Capolavori Artistici, nella Serata Dante Alighieri di Monaco

La serata su Cellini si è svolta sotto l’Alto Patrocinio di S.A.R. la Principessa di Hannover e con il patrocinio dell’Ambasciata di Italia nel Principato di Monaco, in presenza anche del ministro della Salute e Affari Sociali Christophe Robino; Ft©WSM/COLMAN

Il testo, in parte dettato da Cellini ad un giovinetto, è considerato eccezionale per vivacità, originalità dello stile linguistico e ricchezza di episodi e non ha risparmiato ai presenti la cronaca di animosità, intemperanze, violenze, episodi avventurosi che puntellano la vita dell’artista rivelando un carattere appassionato, spregiudicato, libero e, come ha sottolineato Masi, incapace di mantenere a lungo il favore dei potentissimi committenti, tra cui Cosimo I de’ Medici, e di ingraziarsi la loro corte.

Benvenuto era vocato ad un’unica arte: l’oreficeria – riporta Masi nel suo libro – aveva le idee molto chiare rispetto ai suoi illustri predecessori egli voleva, sentiva, doveva diventare solo e unicamente, un ottimo acclamato, minuzioso, esperto orafo”.

Tornando al prezioso testo da lui stesso scritto, l’impetuoso Benvenuto dà spesso di sé un’immagine “eroica” e non risparmia aneddoti e dettagli, mostrando luci e ombre della sua personalità.  Quando da ragazzo, a Pasqua ci ha raccontato in un’intervista prima della conferenza Alessandro Masi –  andai a visitare Castel Sant’Angelo ne restai impressionato. Volli saperne di più e così appresi la storia dell’evasione di Cellini. E l’idea che lui fosse scappato da lì perché si fece credere un pipistrello dal comandante delle guardie, il quale soffriva di schizofrenia, mi ha affascinato ed è rimasta nella mia memoria. Dopo tantissimi anni, in tempo di Covid, dopo aver finito l’opera su Giotto, Cellini si potrebbe dire, mi chiamò  e quindi il libro è venuto tutto da solo, è stato tutto dettato da Cellini, io ho solo messo la mano al computer”.

Medaglia d’oro Dante a Remo Girone

La vita dell’orafo fiorentino, autore di capolavori come la famosa Saliera d’oro per Francesco I di Francia o della scultura bronzea de Il Perseo è in ogni caso “un momento che riporta il pensiero ad un’epoca gloriosa della cultura del nostro Paese”, ha sottolineato in conclusione l’Ambasciatore d’Italia Giulio Alaimo.

Al termine dell’incontro, la nuova presidente della Dante Monaco, Maria Betti, ha invitato il Segretario Generale Masi e l’Ambasciatore Alaimo a consegnare il diploma di benemerenza di prima classe con medaglia d’oro al maestro Remo Girone “per il contributo dato alla diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo attraverso le sue straordinarie capacità di attore protagonista di opere cinematografiche, televisive e teatrali indimenticabili” (su remo Girone LEGGI L’INTERVISTA).

 

Benvenuto Cellini, la Romanzesca Fuga dalla Mole Adriana e i Capolavori Artistici, nella Serata Dante Alighieri di Monaco

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