di Angela Valenti Durazzo – La “Presentazione della politica Nazionale per l’inclusione delle persone in situazione di handicap” è stata al centro di un incontro allo Yacht Club di Monaco.
In una sala gremita di autorità, personalità e rappresentanti di associazioni, sono stati annunciati i 9 punti principali sui quali si intende procedere per fare di Monaco una terra d’eccellenza in materia di inclusione delle persone disabili (sull’argomento LEGGI ANCHE).
Il Principato di Monaco, Paese Modello
Non bisogna infatti dimenticare che, come è stato detto nel corso dell’incontro “un miliardo di persone nel mondo soffrono di disabilità significative” e “l’80% delle disabilità sono invisibili”. L’attenzione verso i disabili e la costruzione di un mondo senza barriere di nessun tipo segna dunque un importante progresso.
A fronte dell’importanza di tale argomento e della necessità di “comunicare, sensibilizzare, formare e accompagnare” ma anche di combattere i pregiudizi e i cliché, a introdurre l’azione che il governo di Monaco intende attuare è stato Christophe Robino, ministro della salute e degli affari sociali, in presenza del Ministro di Stato Pierre Dartout, del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Isabelle Berro Amadeï , del ministro dell’Interno Patrice Cellario, del Presidentedel Consiglio Nazionale Brigitte Boccone Pagès, dell’Ambasciatore d’Italia nel Principato Giulio Alaimo, di numerose personalità, associazioni e autorità. Fra queste era presente (e ha preso la parola) Sophie Cluzel, Segretario di Stato incaricato delle persone disabili dal 2017 al 2022, nel corso della prima presidenza di Emmanuel Macron.
Ad entrare nel vivo di questa tematica è stato poi Lionel Galfré, nominato dal ministro Robino Consigliere tecnico con incarico sulle persone con disabilità per il Dipartimento degli Affari Sociali e della Sanità.
Ecco i 9 punti illustrati da Galfré ai presenti:
1. Sensibilizzazione della popolazione su tutti i tipi di disabilità;
2. Educazione e formazione;
3. Occupazione e lavoro;
4. Abitazioni e costruzioni;
5. Mobilità e accessibilità;
6. Accompagnamento e cura;
7. Accesso allo sport, alla cultura e al tempo libero;
8. Far conoscere cosa esiste e cosa è stato realizzato in tema di disabilità;
9. Riconoscimento internazionale.
Disabilità: “Je suis prêt”
Oltre a creare nuovi strumenti ed una maggiore sensibilità Galfré ha anche elencato le prime azioni concrete già effettuate, fra cui la creazione di una rete con le associazioni “Nothing about us without us” per identificare le difficoltà e proporre soluzioni concrete; la creazione di una rete disabilità in seno all’amministrazione; di una guida di accompagnamento all’impiego; di una nuova carta “priorità disabili” (priorité handicapés); di una campagna per l’accessibilità ai disabili nei negozi e ristoranti del Principato; di corsi di formazione nella pubblica amministrazione per spiegare e sensibilizzare sulle disabilità. Infine la distribuzione di un’applicazione mobile destinata a facilitare le persone a mobilità ridotta sul territori.
“Il nostro obiettivo – ha detto in conclusione Galfré – è che tutti, domani, possano dire “Je suis prêt” / io sono pronto. Pronto per ricevere, accogliere, comprendere, reclutare, educare, formare, lavorare con persone in situazioni di disabilità”.
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