Domenica si Celebra la Festa “Ra Barca” a Bajardo, Borgo Ligure non Distante dalla Francia

Domenica si Celebra la “Festa Ra Barca” a Bajardo, Borgo Ligure non Distante dalla Francia
I volontari del paese sollevano l'altissimo albero attorno al quale ruoterà la festa tradizionale di Bajardo.

A Bajardo, suggestivo paese montano dell’entroterra ligure (provincia di Imperia) non lontano dal confine tra Italia e Francia, domenica 19 maggio 2024, si svolgerà la celebrazione della tradizionale “Festa Ra Barca” considerata come una delle più antiche testimonianze folcloristiche della Liguria Occidentale. 

Un evento che permetterà ai visitatori che provengono dalla Liguria, ma anche dalla Francia – “vista l’amicizia e la frequentazione che lega Bajardo alla Costa Azzurra”, precisa l’Assessore al Turismo e alla Cultura Daniela Martini –  di assistere a un rituale antico ammirando nel contempo anche l’eccezionale vista sulle Alpi del Mare che si gode dal paese del Ponente Ligure.

Domenica si Celebra la “Festa Ra Barca” a Bajardo, Borgo Ligure non Distante dalla Francia

“Alle 16 l’alto fusto, che simboleggia l’albero maestro di una nave, viene innalzato, con robuste corde e la sola forza delle braccia, dai numerosi volontari affacciati dalle finestre e dai terrazzi della piazza”.

“Festa Ra Barca”: cronaca di un amore disperato

La festività nel borgo, coincidente con la festa liturgica della Pentecoste, è legata ad una leggenda medioevale collocabile al tempo della Prima Crociata e si svolge da circa otto secoli, seguendo sempre lo stesso cerimoniale a cui gli abitanti di Bajardo, i bajocchi, sono molto legati” riporta una nota.

La storia racconta dei marinai della Repubblica Marinara di Pisa che salivano nei boschi che circondano il borgo per rifornirsi del legname adatto a costruire e riparare le navi. Narra di un amore nato tra la figlia del conte di Bajardo e il capitano della nave pisana, finito tragicamente con la morte della ragazza. Sarà lo stesso padre, armato di spada e fieramente determinato a impedire la fuga della figlia e del suo innamorato, che la decapiterà. Cronaca di un amore disperato che ha generato una memoria perpetua nei secoli. Infatti il rito “Ra Barca” parte con l’innalzamento di un albero tagliato nei boschi circostanti che simboleggia l’albero maestro della nave nella quale si sarebbe dovuta concludere la fuga dei due innamorati e si conclude con un girotondo di persone intorno all’albero stesso che ruotando cantano, in un antico dialetto bajocco, la triste storia”.

Il Programma della Festa:

Ecco le fasi di questo poetico evento che si tramanda nei secoli a Bajardo:

  • Sabato 18 maggio il taglio dell’albero nel bosco a cura dei volontari del paese.
  • Domenica 19 maggio alle  9 si darà inizio alla fiera annuale di Pentecoste. Alle ore 10, nella chiesetta di San Rocco, si inaugurerà la mostra “ Fotoracconto di Bajardo e i suoi dintorni” con la presenza dell’autore Flavio Marchese. Nel pomeriggio, alle 15, sfilata degli Alfieri e delle Dame di “Castel Bajardo” e Corteo storico del rione Parasio di Taggia in costumi medioevali. Alle 16 l’alto fusto, che simboleggia l’albero maestro di una nave, viene innalzato, con robuste corde e la sola forza delle braccia, dai numerosi volontari affacciati dalle finestre e dai terrazzi della piazza. Tutta l’operazione è guidata dal grido di incitamento “oh issa” di un boscaiolo esperto. Quando il pino è fissato al terreno, le donne e gli uomini del paese, insieme ai partecipanti alla festa, formano un girotondo e intonano il canto “A Barca” ruotando intorno all’albero: “A barca ru mei amure sta nöite a se ne va…” (La barca del mio amore stanotte se ne va…)Nel corso della manifestazione Mauro Laura narra la storia dell’antica leggenda.

Sarà una festa molto coinvolgente che regalerà, a chi vorrà condividerla, la possibilità di partecipare a un bel rito collettivo, passare una giornata all’aria aperta e assaggiare le tipicità della cucina bajocca”, garantiscono gli organizzatori.

  • Domenica 26 maggio, l’albero di Pentecoste, come simbolo di buona sorte, verrà abbattuto e venduto all’asta al miglior offerente. Il pino ha un legno di ottima qualità, privo di nodi all’interno, quindi adatto al legname per edilizia, inoltre viene tagliato nella “luna ideale” affinché si conservi nel tempo. Sempre in mattinata dalle 10 si svolgerà il Raduno degli Alpini con la partecipazione della “Fanfara Col di Nava”.

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