Principato di Monaco – L’avventura dell’uomo filtrata dagli occhi di una ragazza di 14 anni; la preistoria culla delle prime conquiste e scoperte; ed ancora la salute del pianeta:
tematiche importanti rivolte alle giovani generazioni, capaci di comunicare fra loro con un clic, che la scrittrice di Monaco Mireille Grazi ha condensato nel racconto in quattro lingue (francese, inglese, italiano e monegasco) “Amandine et le retour aux sources” con la prefazione di Patrick Simon, Direttore del Museo d’Antropologia Preistorica del Principato di Monaco e la supervisione sua e della collaboratrice Elena Rossoni-Notter (nella foto con Mireille Grazi).
E la storia della giovane Amandine, secondo libro della scrittrice Mireille Grazi, racconta in quasi 100 pagine, in modo “elegante e sottile”, un viaggio nella preistoria. La protagonista del racconto, nell’imminenza della festa di compleanno dei 14 anni, riceve in regalo dallo zio archeologo un libro sulla preistoria. Leggendo la pubblicazione Amandine si addormenta e viene trasportata attraverso il sogno fino all’epoca dell’uomo di Neanderthal intrecciando la sua vita di adolescente con quella dei suoi coetanei che vivevano nelle grotte vestiti di pelli di animali.
“L’uomo odierno si è allontanato dalla natura, che gli ha permesso di evolversi, a un punto tale, da non ricordarsi più qual è la fonte indispensabile della sua stessa sopravvivenza”
“E’ un bel racconto pieno di tenerezza che ci trasporta in un periodo chiave della preistoria: l’installazione degli uomini di Cro-Magnon nell’ovest dell’Europa e la partenza degli uomini di Neanderthal e la loro progressiva estinzione. E questo in una fauna ed in una flora che si modifica velocemente con l’avvicinarsi della grande glaciazione”, spiega Patrick Simon.
E l’incursione in un’altra epoca dell’adolescente Amandine le suscita alcune importanti riflessioni “L’uomo odierno si è allontanato dalla natura, che gli ha permesso di evolversi, a un punto tale, da non ricordarsi più qual è la fonte indispensabile della sua stessa sopravvivenza” riflette la quattordicenne. Ed ancora “La natura, per quanto generosa possa essere, non potrà mai soddisfare i bisogni dell’intero pianeta, se gli uomini non interverranno per individuare soluzioni che riparino i danni causati dal loro modo di vita”. Deforestazioni intensive, uso sconsiderato delle materie prime, inquinamento degli oceani entrano dunque nella vicenda di fantasia mostrando come le ragioni del passato offrano una chiave di interpretazione della modernità.
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