L’apertura del ristorante effimero TAERA Monte-Carlo “segna l’inizio di una nuova esperienza culinaria” nel Patio dell’Hôtel de Paris Monte-Carlo.
Il termine taera indica la forza in una delle lingue autoctone del Venezuela. E infatti questo nuovo evento gastronomico firmato Monte-Carlo Société des Bains de Mer (SBM) offre al pubblico dal 12 ottobre ”un’occasione di immergersi nella cultura venezuelana grazie alla cucina, all’ambiente e al design” senza dimenticare l’artigianato.
Responsabile del concept e del menù è Victoria Vallenilla, chef non ancora trentenne, ma formata da grandi nomi della cucina internazionale, originaria dell’isola venezuelana di Margarita e anche executive chef del ristorante Coya Monte-Carlo.
Il ristorante effimero TAERA (Aperto dalle 12 alle 19, sette giorni su sette) giunge nel Principato dopo il debutto quest’estate dei nuovi nati in casa SBM il Maona Monte-Carlo (LEGGI L’ARTICOLO) e il Club La Vigie.
E mentre l’estate sembra essersi dilatata fino a questa prima metà del mese di ottobre 2023, ad accogliere coloro che amano spaziare nella ricchezza delle diverse culture culinarie vi è anche un grande e variopinto murales opera dell’artista sudamericana Viviana Grondona.
Al TAERA sarà dunque possibile gustare ricette venezuelane (rivisitate) quali le “Arepas”, le focaccine di mais col ripieno salato, i piatti di ceviches per rinfrescare la bocca, senza dimenticare l’imperdibile “Arroz con leche”.
“Ogni piatto viene preparato con ingredienti accuratamente selezionati nel rispetto della tradizione culinaria e utilizzando il più possibile i prodotti a chilometro zero” garantiscono alla SBM.
Victoria Vallenilla, cresciuta nei Caraibi “dopo essersi formata in ambito alberghiero a Nizza – riporta una nota – è riuscita ad arrivare in finale al concorso televisivo di cucina Objectif Top Chef 2015. Successivamente è entrata a far parte dello staff del ristorante Vistamar dell’Hôtel Hermitage Monte-Carlo ed è stata formata dagli chef stellati Joël Garault e Benoit Witz. Inoltre, ha avuto occasione di perfezionarsi presso la Trattoria di Alain Ducasse”.
“Il cibo passa anche per i sentimenti, cucinare mi permette di essere più vicina al mio paese, che amo tanto – ha commentato la chef – È infatti per me un grande piacere fare scoprire i piatti della mia infanzia”.`
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