di Angela Valenti Durazzo – Una processione di Santa Devota numericamente ridimensionata e con una serie di modifiche rese necessarie dal rispetto delle misure sanitarie anti Covid-19, quella di ieri sera mercoledì 26 gennaio 2022, ma non per questo meno significativa e sentita rispetto alle precedenti.
Alla processione sul Porto Hercule, riservata quest’anno solo a coloro che erano autorizzati, è seguita alle 19 la cerimonia, presieduta dall’Arcivescovo di Monaco Dominique Marie David, del Saluto del Santissimo Sacramento nella chiesa di Santa Devota (di fronte al porto) in presenza della famiglia del Principe. Accanto al sovrano oltre ai principini Jacques e Gabriella (non era presente, nonostante girasse la voce di un suo possibile rientro proprio in occasione della festività monegasca, la Principessa Charlene ancora in convalescenza) vi erano la Principessa Caroline di Hannover, il figlio di Stéphanie di Monaco Louis Ducruet e Melanie-Antoinette de Massy oltre alle alte autorità e personalità monegasche, tra cui il Ministro di Stato Pierre Dartout e il Sindaco Georges Marsan.
Il pubblico non ha potuto accedere, nel rispetto delle misure sanitarie anti-Covid, nella piazza della chiesa ma lo spettacolare falò che conclude la celebrazione è stato spostato in Quai Albert 1er (la strada lungo il porto di Monaco).
Il Sovrano ed il Principe Ereditario Jacques con accanto la sorella gemella aiutata dalla Principessa Caroline, hanno appiccato il fuoco all’imbarcazione simbolica in memoria di Santa Devota (sulla storia della Santa e della Chiesa a lei dedicata LEGGI L’ARTICOLO). Padre e figlio, mano nella mano, hanno allungato il tizzone di colore rosso e bianco. Il Principe Alberto leggermente chino su Jacques.
La barca, immortalata dai flash dei fotografi, è stata avvolta dalle fiamme e dal fumo, mentre la musica della banda accompagnava il lento rituale che si svolge ogni anno nello stesso giorno e con le stesse modalità.
Alcuni fra i presenti, probabilmente, in cuor loro, hanno rivolto una preghiera alla patrona della famiglia Grimaldi e del Principato perché possa contribuire a far cessare tutti i disagi provocati nel piccolo e prospero Paese, come altrove nel mondo, dal Coronavirus.
A seguire quasi ipnotizzato dalle fiamme il falò dell’imbarcazione vi era il pubblico, rigorosamente seduto e distanziato per evitare assembramenti (l’ingresso alla zona recintata in Quai Albert 1er era libero fino al numero massimo di 100 persone), un manipolo di giornalisti e fotografi, oltre ai numerosi vigili del fuoco che seguivano lo svolgersi del rogo.
Un mega schermo permetteva di seguire ogni fase della cerimonia, in Chiesa e all’esterno. Anche gli abitanti dei palazzi di Monte Carlo con vista sul porto hanno potuto godere dalla finestra lo spettacolare “incendio”.
I fuochi d’artificio offerti della Mairie di Monaco (il Comune) che tradizionalmente concludono la cerimonia come preannunciato sono stati cancellati, ma qualche passante ai lati della strada o nei ristoranti di fronte al porto si è ugualmente goduto la suggestiva solennità.
Oggi, giovedì 27 gennaio, le festività della Santa Patrona di Monaco si concluderanno in Cattedrale dove fra breve, alle 9,50 giungeranno le Reliquie per proseguire alle 10 con la Messa Pontificale, alla presenza del Principe, alla fine della quale si svolgerà la processione solenne sulla Rocca.
Nell’immagine: quai Albert 1er, il Sovrano di Monaco e il Principe Ereditario Jacques hanno dato avvio al falò dell’imbarcazione di Santa Devota; Ft©arvalens
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