Con Dante nella Firenze Medioevale, Ultimo Giorno della Mostra nel Principato

Con Dante nella Firenze Medioevale
Monte Carlo: vernissage della mostra "Con Dante nella Firenze Medioevale". Nella foto da sinistra: Giovanni Paolo Risso, Presidente dell'Associazione Imprenditori Italiani a Monaco; l'interior-designer Paolo Canciani ideatore dell'esposizione con la consorte Tullia; l'Ambasciatore d'Italia nel Principato Giulio Alaimo e signora e il Presidente della Commissione Cultura e Patrimonio del Consiglio Nazionale di Monaco Daniel Boeri.

di Angela Valenti Durazzo – La mostra “Con Dante nella Firenze medioevale”, in corso a Monaco nell’ambito della XXI Settimana della Lingua Italiana nel mondo, ha preso avvio lo scorso 18 novembre. Il saluto dell’Ambasciatore d’Italia a Monaco Giulio Alaimo è stato seguito dalla toccante lettura da parte del noto conduttore radiofonico Maurizio di Maggio dell’incipit del celebre sonetto di Dante Alighieri “Tanto gentile e tanto onesta pare…”. Frase riportata anche lungo le pareti della sala d’esposizione monegasca (foto sotto).

Con Dante nella Firenze Medioevale

Principato di Monaco: Beatrice, donna amata da Dante e simbolo dell’amore cortese; Ft©arvalens

L’esposizione, che si concluderà oggi, sabato 23 ottobre, allo spazio del Comité National Monégasque AIAP Unesco in quai Antoine Ier, con il Patrocinio dell’Ambasciata d’Italia, è stata ideata ed organizzata dagli interior-designers Tullia e Paolo Canciani, giunti al loro quarto incarico per la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo a Monaco (LEGGI L’ARTICOLO).

Un evento – ha spiegato nel suo intervento introduttivo Giulio Alaimo – che ci farà entrare ancora di più nello spirito di quegli anni lontani a cui siamo particolarmente legati perché quel secolo, Dante, Firenze sono parte del nostro patrimonio culturale e della nostra identità”.

Con Dante nella Firenze Medioevale

Le tele della mostra ci calano nell’atmosfera della Firenze dell’epoca di Dante; Ft©arvalens

Il lungo fregio ad archetti steso alle pareti  – hanno spiegato Tullia e Paolo Canciani – ci rimanda allo stile romanico in voga a Firenze durante la giovinezza di Dante. Mentre le diverse tele ispirate a Beatrice ed interpretate dalle artiste Christine Franceschini e da Tuula Hirvonen e da Jean François Gaulthier, ci restituiscono quella figura tanto gentile e tanto onesta …. amata dal Sommo Poeta”.

La mostra Con Dante nella Firenze medioevale in concomitanza con il settecentenario della scomparsa del Sommo Poeta riunisce le opere di 15 Artisti del Comité. Oltre a quelle già citate sono: il busto di Dante in cotto dipinto di Marcella Svaton, il menestrello di Pino Venditti, i cavalieri nella grande tela di Marie-Aimée Tirole e Monique Gastaud. A proposito dei simboli di Firenze non poteva mancare il Ponte Vecchio di Luke Stevens. E poi ancora i cantici della Divina Commedia, protagonisti della tela di Silvia Venuti, di Christian Bonavia e della scultura con i 9 gironi danteschi di Valerie Cheno.

Ma è soprattutto la già citata creazione di una parete dipinta con una finestra bifora aperta su una veduta della Firenze dell’epoca ad aver calato gli invitati in un ambiente medioevale.

Con Dante nella Firenze Medioevale

Con Dante nella Firenze Medioevale: il Menestrello di Pino Venditti; Ft©arvalens

Abbiamo simulato un affresco – hanno spiegato i due interior-designers italiani – applicando ben 290 motivi a fiori e a rombo”. L’atmosfera del tempo è affidata anche al pastello su legno dell’artista Edmont Grisoni che ancora una volta, ed in maniera sempre diversa ed originale, raffigura Dante e Beatrice, donna amata dal Poeta e simbolo dell’amore cortese.

Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia, quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua devèn, tremando, muta, e li occhi no l’ardiscon di guardare…
” e le voci di autorità ed artisti che accompagnano le strofe della Vita Nova scandite da Di Maggio si uniscono e si fanno musica…

 

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