Intervista a Debora Farnetani, Guida Ambientale alla Scoperta della Natura fra Liguria e Costa Azzurra

Intervista a Debora Farnetani, Guida Ambientale alla Scoperta della Natura fra Liguria e Costa Azzurra

di Angela Valenti Durazzo – Guida ambientale escursionistica tra la Liguria e Monte Carlo, a contatto con le meraviglie della natura di questa vasta area paesaggistica che percorre Italia, Francia e Principato di Monaco: abbiamo incontrato Debora Farnetani per farci raccontare la ripresa, dopo le limitazioni imposte dal Covid-19, dell’attività di guida “naturalistica” e come sono mutate, in questo difficile periodo di “chiusure” le richieste delle persone.

Il turismo ambientale, dettato dalla richiesta di sempre più persone di vivere la natura dall’interno, di conoscerne gli aspetti scientifici attraverso la didattica ambientale, le specie vegetali e gli alberi di maggior interesse, ma anche di rilassarsi, camminare e trascorrere vacanze ecologiche e sostenibili, è un settore in costante crescita in questi ultimi anni. Un esempio di questa nuova tendenza è costituito dal Percorso degli Alberi Patrimoniali del Principato di Monaco, il quale rientra fra l’altro nell’ambito dell’iniziativa «Il Principato di Monaco s’impegna contro la deforestazione».

Debora Farnetani in cosa consistono le sue visite guidate?

Come guida ambientale escursionistica (qualifica ottenuta a seguito di laurea specifica e abilitazione professionale) conduco scolaresche e turisti di varia nazionalità: di lingua italiana, francese, inglese e spagnola (le lingue che parlo). Il trekking infatti consente di scoprire un territorio e le sue potenzialità storiche, naturalistiche, artistiche, meglio di ogni altra scelta turistica, perché storia e territorio si fondono.

Quali sono le principali destinazioni che predilige sia in Italia che oltre frontiera?

In Liguria prediligo la parte di levante per il trekking lungo sentieri. Mi piace molto immergere singoli o gruppi nella natura ricca di bellezza e stimoli botanici dei parchi; come il parco di Portofino, delle Cinque Terre, piuttosto che parchi urbani come i parchi di Nervi (sede di Euroflora 2018 e prossimamente di Euroflora 2022) .Tutta la parte di levante ha anche un fascino particolare per via delle formazioni di icnofossili che si possono trovare in rocce databili tra i 90 e i 55 milioni di anni fa. In Costa Azzurra, invece mi piace percorrere i panoramici sentieri litoranei, che, immersi nella macchia mediterranea conducono da Monaco a Cap Martin o da Monaco a Cap D’Ail o ancora partire alla scoperta di antichi villaggi medioevali come Roquebrune o Eze Village. È possibile avere maggiori informazioni sui miei possibili tour anche attraverso la pagina instagram discoveringnaturemonaco.

Anche nel Principato di Monaco non mancano i luoghi di alto valore naturalistico e ambientale

Si, ci sono aree come il giardino esotico, il giardino giapponese (LEGGI L’ARTICOLO), di Saint-Martin (o giardini della Rocca); de “La Petite Afrique”; di Fontvieille eccetera, che permettono visite piacevoli ed istruttive. Nel Principato la natura è tenuta in grande considerazione anche per via della sensibilità in questo campo del Principe Alberto II e dei suoi antenati come Alberto I, fondatore del Museo Oceanografico, che si è distinto per l’amore per gli oceani e per la salvaguardia dell’ambiente, ma anche del Principe Onorato V che nel 1816 ha creato i giardini della Rocca. Il primo giardino pubblico di Monaco è stato appunto il giardino di Saint-Martin.

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Monaco quindi luogo ideale per il turismo ambientale

C’è tutto un percorso di alberi monumentali che il Principato ha creato attraverso i vari giardini pubblici dove con l’accompagnamento di una guida botanica si possono scoprire aspetti davvero sorprendenti. Si tratta di alberi patrimoniali cioè ritenuti meritevoli di una particolare valorizzazione perché o sono molto vecchi o sono molto rari o vengono da molto lontano o hanno una circonferenza del tronco particolare ecc.

Le richieste delle persone sono mutate dopo il confinamento e la pandemia del Covid-19?

Durante il lockdown è aumentato moltissimo il desiderio di andare su una spiaggia piuttosto che in un bosco o in un parco. Si è capita la vera importanza delle piante, dei fiori, dello stare all’aria aperta. Si è riflettuto sulle priorità e sull’importanza della tutela della natura che invece prima da molti veniva trascurata o data per scontata.

Nella foto sopra Debora Farnetani con alle spalle il panorama di Monte Carlo.

 

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