Ospiti illustri, incontri, mostre e spettacoli teatrali per la XVIII edizione della Settimana della Lingua e Cultura Italiana nel Mondo, promossa dal Ministero degli Esteri ed organizzata nel Principato dall’Ambasciata d’Italia.
Ma soprattutto un successo di pubblico che ha risposto numeroso al fitto programma di questa rassegna (che ha visto l’associazione Dante Alighieri di Monaco impegnata con iniziative legate all’arte e al linguaggio), dedicata a “L’italiano e la rete, le reti per l’italiano” al fine di approfondire il “rapporto tra gli italiani ed il web e lo stretto collegamento instauratosi con il mondo virtuale”.
Il premio Campiello a Monte Carlo
La settimana che celebra la lingua e la cultura italiana ha preso avvio venerdì 12 ottobre 2018 alla Salle d’Or del Fairmont Monte Carlo. All’incontro sono intervenuti i protagonisti dell’unica tappa internazionale del tour del Premio Campiello, il grande appuntamento letterario italiano vinto da Rosella Postorino con il romanzo “Le Assaggiatrici”.
La serata, organizzata dell’Ambasciata d’Italia nel Principato di Monaco, in collaborazione con l’agenzia Communiqué e Confindustria Veneto, ha visto la presenza di Giancarlo Leone, autorevole firma del panorama televisivo italiano e figlio di Giovanni Leone, Presidente della Repubblica italiana dal 1971 al 1978; Matteo Zoppas, presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria veneto; Carlo Nordio, ex magistrato e presidente della giuria dei letterati del premio.
Al centro dei riflettori Francesco Targhetta che, con “Le vite potenziali” ha ottenuto, nel suo esordio in prosa, il secondo posto. Il libro racconta la storia di tre uomini impegnati in un’azienda informatica alla periferia di Marghera. Protagonista dell’opera di Targhetta il tema molto dibattuto del web e della rete che oramai è parte integrante di molti aspetti della nostra vita professionale e sociale.
“Il nostro modo di essere e di pensare cambia continuamente, influenzato dai nuovi mezzi che abbiamo a disposizione – ha spiegato introducendo la serata l’Ambasciatore d’Italia Cristiano Gallo – certamente, però, ci interroghiamo su come cambia la nostra vita e su come cambia anche il nostro modo di rapportarci con gli altri. Siamo molto più connessi ma forse siamo anche un po’ più soli di prima?”.
Ed anche l’universo dell’arte evolve, ha proseguito l’Ambasciatore presentando il ‘quadro elettronico’ ideato e realizzato dall’artista milanese Davide Coltro. “Ci sono dei pannelli che vedrete cambiare nel corso della serata – ha spiegato – perché l’arte non è più soltanto statica, cambia anche con l’umore dell’artista. Tutto è un divenire e tutti quanti ci dobbiamo adeguare ai cambiamenti. E questo è anche un esempio che vi invito ad approfondire”.
Sulla prima edizione del Premio Campiello a Monte Carlo leggi:
http://monacoitaliamagazine.net/monte-carlo-vincitore-campiello-insieme-bruno-vespa-philippe-daverio
http://monacoitaliamagazine.net/premio-campiello-monte-carlo
http://monacoitaliamagazine.net/atteso-autunno-monte-carlo-vincitore-del-premio-campiello
L’arte accessibile a tutti per la settimana della lingua e cultura italiana
Sabato 13 ottobre presso la Galleria NM>Contemporary, la settimana della lingua e cultura italiana nel mondo è proseguita con la presentazione del “Libro d’Artista”. Nel corso dell’incontro la gallerista genovese Caterina Gualco ha parlato “del valore storico e dell’importanza del movimento Fluxus nel panorama artistico internazionale (vedihttps://it.wikipedia.org/wiki/Fluxus). Inoltre attraverso la presentazione di alcuni “Libri d’Artista”, i visitatori hanno potuto apprezzare il lavoro di: John Cage, Ugo La Pietra, George Maciunas, Nam June Paik, Emmet, Williams, Dick Higgins, Wolf Volstell, Daniel Spoerri.
La Mostra “L’immagine della Parola: una visione fluttuante” (16-20 ottobre) è stata inaugurata dall’ambasciatore Cristiano Gallo lunedì 15 ottobre, presso l’Auditorium Rainier III di Monaco. Nell’esposizione, curata da Caterina Gualco con Gian Marco Casini – ideata dalla Mbrart di Rebecca Ballestra in collaborazione con Grazia Soffici – il pubblico “ha potuto ammirare una trentina di opere (vedi foto) che tendono ad abolire per quanto possibile, i confini residui fra le varie discipline artistiche, fra artista e pubblico, fra arte e vita: ‘L’arte deve essere divertente, occuparsi di tutto ed essere accessibile a tutti’, sosteneva uno dei fondatori di Fluxus, Georges Maciunas”.
Martedi 16 ottobre, si è svolta la conferenza con Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e scrittrice che ha affrontato, attraverso il suo libro “Generazione H”, il tema della seduzione del web sui giovani e dei pericoli legati al mondo virtuale.
Mercoledì 17 ottobre presso l’Auditorium Rainier III, si è tenuto l’incontro, presentato da Cinzia Colman, con lo Street Artist Ivan Tresoldi detto ‘Il Poeta’.
Ivan è infatti un artista di strada che con le sue ‘scaglie’, brevi componimenti poetici, dal 2003 dipinge le vie di Milano, e non solo. Il suo obiettivo? “Quello di rompere il confine elitario della poesia rendendola fruibile alla gente comune, come la frase ‘chi getta semi al vento farà fiorire il cielo’, comparsa sul muro della darsena di Milano”, spiegano gli organizzatori.
Venerdì 19 ottobre la Settimana della lingua e della cultura Italiana nel mondo è proseguita a Monaco con il sociologo Mario Abis, che ha affrontato un tema attualissimo: come l’italiano sia cambiato negli ultimi anni rapportandosi con un universo linguistico, quello del web, in costante evoluzione.
Lettere d’amore dal passato
E se la lingua e l’arte evolvono anche l’amore, la febbrile attesa di una risposta, l’abbandono, assumono una connotazione completamente diversa attraverso la rete. Un sintetico sms non puo certo competere con le dichiarazioni d’amore del passato, o con le pene per l’abbandono affidate ad un foglio di carta.
Le lettere e le vibranti parole di Mozart, Beethoven, Rousseau, Voltaire, Napoleone, Shaw, Wilde, Kahlo ed altri hanno infatti catturato l’interesse degli spettatori nello spettacolo teatrale, organizzato dalla Dante Alighieri di Monaco nell’ambito della settimana della lingua italiana nel mondo, “Spogliati nel Tempo” sabato 20 ottobre al Théâtre des Variétés di Monaco.
I grandi personaggi della storia hanno così “testimoniato” l’importanza di una lettera capace di svelare la profondità del modo di sentire e talvolta una capacità espressiva sublime. E ci hanno mostrato, in definitiva, come anche coloro che ci appaiono invincibili, abbiano in realtà sofferto per questioni di cuore.
“Che cosa fate tutto il giorno, Signora? Che tipo di affari così vitali vi privano del tempo per scrivere al vostro fedele amante?” si sfoga Napoleone con la prima moglie Josephine; “Il tuo amore giunge a me attraverso le sbarre della prigione e mi conforta” scrive Oscar Wilde mentre affronta la drammatica prova della sua esistenza (per saperne di più leggi https://it.wikipedia.org/wiki/Oscar_Wilde_al_Reading_Gaol); “sto avendo un brutto attacco di te” dice George Bernard Shaw alla sua amata; “Tu piovi su di me ed io come terra ti ricevo” sono le parole affidate ad un foglio da Frida Kahlo.
Ma la pièce teatrale mostra soprattutto con evidenza “come è cambiato, nel tempo di Facebook e degli smartphone, il modo di dire e scrivere ti amo”.
E’ sufficiente, infatti, un sintetico ed apparentemente sbrigativo “tvb” (abbreviazione di “ti voglio bene”) a comunicarci passione e sentimento?
“La velocità con cui oggi scriviamo “ti amo”, corredato da un piccolo cuore ed una faccina che sorride, rischia talvolta di arrivare troppo presto, in un lampo di desiderio e disincanto. Di fronte a questi intimi svelamenti dovremmo dunque a nostra volta spogliarci, anche solo per il tempo di un’emozione, della frenesia e delle ossessioni contemporanee“, spiegano alla Dante Alighieri di Monaco.
Il recital, nato da un’idea del regista e attore Renato Raimo e della pianista Isabella Turso attraverso gli epistolari d’amore dei grandi personaggi del passato, realizza un affascinante viaggio nel tempo per scoprire come, nel corso dei secoli, il linguaggio amoroso si sia spogliato gradualmente di pathos e romanticismo”.
E lascia, forse, nel pubblico presente un interrogativo: un sentimento universale come l’amore, che contraddistingue grandi e meno grandi di tutti i tempi, può forse, per via dell’avvento di computer e smartphone, rinunciare ad esprimersi?
Sulla stagione 2018-2019 della Dante Alighieri di Monaco leggi:
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