di Angela Valenti Durazzo – I Fiori e la primavera esplodono fuori dalle finestre di chi in questo aprile 2020 anche nel Principato di Monaco affronta il difficile confinamento a casa, il lockdown, per via delle misure restrittive legate alla crisi sanitaria globale del Covid-19.
I Fiori e le piante alleviano l’umore grigio, riducono ansia e preoccupazioni per chi ha la fortuna di avere una casa che si affaccia sul verde, un giardino, un appezzamento, un balcone, o semplicemente se ne riempie il proprio appartamento. Il terrazzo più che mai in questo periodo diventa una stanza in più da vivere.
L’armonia dei colori e la “luminosità” (oltre al profumo) di fiori e piante visti dalle finestre oppure nello spazio o nella piazza con aiuole (i parchi e giardini sono chiusi durante il lockdown) vicino a casa dove è consentito passeggiare danno un contributo alla positività, in questo tempo di quarantena ma non solo. Si impongono, infatti, oggi mestieri, come il flower designer, che abbinano estetica e creatività a competenze nel design, nella storia dell’arte, ai trend della moda e vengono utilizzati in modo particolare per abitazioni, uffici e negozi, ricevimenti, quali i matrimoni, decorazioni di spazi pubblici e composizioni scenografiche.
“Bastava la letizia di un fiore a riportarci alla ragione”, affermava la poetessa Alda Merini. I fiori visti o magari solo immaginati, l’attesa della primavera e della natura che sboccia, hanno d’altronde ispirato molti poeti e pittori di tutte le epoche. “E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso ai miei cari…” è l’incipit de Il Gelsomino Notturno di Giovanni Pascoli “Io devo forse ai fiori l’essere diventato pittore“, diceva addirittura il maestro dell’impressionismo Claude Monet.
I Fiori nelle Illustrazioni Antiche
Ma per chi proprio non avesse occasione di ammirare la bellezza della natura in fiore, almeno fino a quando non si assisterà alla riapertura (nel Principato di Monaco, dove da alcuni giorni si registrano zero nuovi casi rilevati di covid-19, è attualmente fissata al 4 maggio) non resta che viaggiare con la fantasia e sulle ali della storia.
La botanica, per chi ama i libri antichi e la storia naturalistica, riserva pubblicazioni, atlanti, studi, classificazioni, illustrazioni acquarellate, raffinate, dalle tinte vive, e sgargianti…
“La botanica si colloca tra le più antiche umane cognizioni; imperciocchè i vegetabili, avendo offerto sino dai primi giorni alimento all’uomo e poscia avendolo talvolta anche soccorso col ripristinare la sanità sua, conseguentemente dovevano essi eccitare in lui attenzione e memoria“. (Gian Battista Albrizzi, Atlante Storico, Letterario, Biografico, Archeologico, dai secoli omerici ai giorni nostri, Venezia 1840).
Il botanico svedese Linneo nel suo Systema Naturae ha permesso di conoscere nel ‘700 e di classificare il mondo naturale e le piante note e sconosciute.
Nella classificazione linneana “Ogni specie è identificata da due termini: il nome del genere seguito da un termine che è solitamente un aggettivo descrittivo” (vedi Enciclopedia Treccani online).
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