Da oggi, lunedì 12 marzo 2018, a domenica 18 marzo, Genova e la Liguria lanciano la Settimana del pesto dedicata alla promozione della candidatura del Pesto Genovese al mortaio a patrimonio UNESCO. Il Pesto genovese preparato col mortaio, molto amato anche oltrefrontiera, potrebbe infatti in futuro diventare bene immateriale dell’Umanità Unesco.
Il Pesto star internazionale
E certo la notizia della domanda della candidatura non ha una risonanza solo nazionale. Il Pesto è infatti la seconda “salsa” più usata al mondo per condire la pasta.
Sono molti inoltre i francesi che recandosi abitualmente nell’estremo ponente ligure, a Ventimiglia, Bordighera, Sanremo ecc. per fare shopping o gustare le specialità italiane, si lasciano tentare dal vanto della cucina ligure. Molti anche i ristoranti d’oltralpe ed i locali stellati dove “l’oro verde” della Liguria viene presentato da chef italiani e stranieri di grido nella versione tradizionale o talvolta con qualche variante.
E proprio per via del successo e della diffusione del pesto ci si può imbattere talvolta in barattoli con ingredienti che non hanno nulla a che fare con la ricetta tradizionale come ricotta, anacardi al posto dei pinoli, oli scadenti, prezzemolo, ecc.
Il pesto genovese, infatti, oltre a necessitare – raccomandano gli chef – di ingredienti di primissima scelta, deve essere preparato con: basilico, parmigiano, pecorino, sale grosso, olio, pinoli e aglio. Può essere squisito anche se si utilizza il frullatore. Ma con il pestello e il mortaio che consentono una preparazione come la si faceva anticamente, è, secondo gli intenditori, tutta un’altra cosa.
Insomma il pesto si conferma star internazionale. Nella settimana che prende avvio oggi si svolgeranno “menù a tema, ‘pestate’ collettive, flash mob gastronomici, ed il clou del Campionato Mondiale del Pesto al Mortaio che si terrà a Palazzo Ducale di Genova sabato 17 marzo in diretta streaming su Facebook”.
Settimana del Pesto e Raccolta firme
“Oggi celebriamo la candidatura del pesto a patrimonio Unesco e presentiamo una settimana di iniziative a sostegno della candidatura”, ha commentato il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “Vorrei un mondo tinto di verde pesto perché è ricchezza per la nostra regione, posti di lavoro, economia che gira, cultura del mangiar bene, della salute, dei profumi del mediterraneo. Il pesto è lo scrigno in cui si racchiude il meglio della Liguria”.
“L’obiettivo dell’iniziativa è la raccolta firme a cui saranno chiamati tutti i genovesi e i liguri – prosegue il testo – per sostenere la richiesta di inserire la tradizione del Pesto al mortaio fra i beni immateriali dell’Umanità UNESCO. La Settimana del Pesto è organizzata da Regione Liguria, Comune di Genova, Camera di Commercio di Genova, Camera di Commercio Riviere di Liguria Imperia La Spezia Savona con i Comuni della Liguria che aderiranno all’iniziativa e l’Associazione Culturale Palatifini. A fine 2015 è stata presentata la domanda per la candidatura del Pesto Genovese quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità. La richiesta riguarda la salvaguardia dell’antica tecnica del mortaio e del suo valore storico e sociale. Attualmente la domanda sta per essere presa in considerazione dal Comitato Interministeriale Italiano dell’UNESCO perché il Pesto al Mortaio possa essere ammesso nella “tentative list” e quindi procedere lungo l’iter internazionale. Sabato 17 a Genova in piazza De Ferrari e nei Municipi, da domenica 18 in tutti i comuni partecipanti, i liguri potranno firmare i moduli a sostegno della candidatura: migliaia di firme per mostrare che dietro al mortaio e al pestello c’è la mobilitazione popolare di tutta una Regione. Grande mobilitazione anche dal mondo del commercio: ristoratori, titolari di gastronomie e commercianti liguri parteciperanno alla settimana con menù a base di pesto, degustazioni e vetrine a tema”.
“Pestate” collettive anche nel Ponente Ligure
Fra le molte iniziative genovesi e liguri della Settimana del pesto, Domenica 18 marzo, in oltre 90 comuni liguri si svolgerà una sorta di “pestata” collettiva.
Fra i comuni più vicini al Principato di Monaco ed alla Francia che hanno fino ad ora aderito vi sono (in Provincia di Imperia): Airole, Apricale, Aurigo, Bajardo, Borgomaro, Castel Vittorio, Castellaro, Ceriana, Cervo, Chiusanico, Chiusavecchia, Diano Arentino, Diano Castello, Diano Marina, Dolcedo, Imperia, Isolabona, Molini di Triora, Ospedaletti, Pieve di Teco, Pontedassio, Rezzo, Riva Ligure, San Lorenzo al Mare, Sanremo, Taggia, Triora, Vasia.
Non resta dunque che passare la frontiera per assistere alla preparazione, e poi gustare, il pesto come si faceva una volta.
Tra le ricette tradizionali con il pesto si veda anche:
http://monacoitaliamagazine.net/ricette-tradizione-minestrone-alla-genovese-pesto-brichetti
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