
di Angela Valenti Durazzo – Concedersi una passeggiata nel nuovo ecoquartiere monegasco Mareterra, emblema di un Paese, come lo ha definito il Principe Alberto II, “moderno e sostenibile”; percorrerne il lungomare; ammirarne gli spazi abitativi, è certamente la novità per eccellenza di queste festività natalizie nel Principato.
Il quartiere (pedonale) che si ricongiunge alla passeggiata del Larvotto, la spiaggia di Monaco, con la quale condivide anche alcuni elementi stilistici, regala al Principato 6 ettari di terra strappati dal mare e un aumento del 3% circa del suo territorio, ed è stato inaugurato il 4 dicembre 2024 (LEGGI L’ARTICOLO).
Passeggiando a Mareterra, ammirando l’opera delle firme dell’architettura
Il futuro diventa attuale in questa estensione artificiale che colpisce innanzitutto per la visione avveniristica, ma anche per il senso di respiro che comunica. Linee levigate, avveniristiche e tinte chiare che si alternano ad aree verdi pubbliche che stemperano l’imponente sviluppo edilizio. Il piccolo porto, i gradini sui quali le persone siedono osservando il panorama di sempre che, incorniciato dalle linee moderne di ville e palazzi , sembra avere qualcosa di nuovo. I numerosi specchi d’acqua su cui si riflettono edifici ed elementi architettonici paiono emulare il moto dei ruscelli, o in altri punti dei moderni canali e rilassanti laghetti. Infine alcune originali e importanti installazioni – tra cui la scultura in acciaio “Quatre Lances”, di Alexander Calder, che sorge in place Princesse Gabriella (la figlia dei Principi Alberto e Charlene). E poi la grotta blu, la stanza dedicata alla meditazione tempestata di pietre dai colori tenui e rilassanti; la piscina sospesa sul mare intitolata alla Principessa Charlene (com’è noto campionessa di nuoto), che comunicano la particolarità di questa parte della città che sorge, al pari del quartiere di Fontvieille e di altri terrapieni, dove c’era il mare.
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Criteri di sostenibilità, e impatto ambientale
Insomma il lusso degli edifici di Mareterra (il cui nome è composto da due parole in italiano) si integra con commerci, spazi culturali, e soprattutto verdi. Il parco, la Promenade Prince Jacques (battezzata con il nome del figlio dei Principi Alberto e Charlene, nonché principe ereditario di Monaco) sul lungomare, le nuove superfici rappresentano spazi regalati alla città e percorribili da tutti. E poi si prosegue verso la passeggiata del Larvotto, la celebre spiaggia monegasca (LEGGI L’ARTICOLO), fermandosi e visitando, se si vuole il Giardino Giapponese, o sostando nel piazzale del Grimaldi Forum.
Infine i criteri di sostenibilità, riciclo e impatto ambientale sono il fiore all’occhiello di questa estensione nel mare realizzata da alcuni fra i più celebri architetti e paesaggisti internazionali (tra cui Renzo Piano, come attesta anche il complesso residenziale che porta il suo nome “Le Renzo”) e da ingegneri che hanno applicato tecniche all’avanguardia e di risparmio energetico.
Mostriamo nella galleria fotografica in apertura alcune immagini scattate passeggiando nei giorni scorsi alla sera in questo ecoquartiere, che è parte della città e che sembra ben interpretare l'arrivo di un 2025 all'insegna dell'avvenire.
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